Accettare un’eredità può essere rischioso se contiene debiti. La rinuncia e l’accettazione con beneficio d’inventario sono le due opzioni possibili.
Se un’eredità contiene debiti, ci sono due soluzioni per evitare le conseguenze negative: rinunciare all’eredità o accettarla con beneficio d’inventario. Tuttavia, queste due procedure hanno effetti completamente diversi e non sono intercambiabili. Per decidere quale soluzione sia più conveniente, è necessario valutare attentamente la situazione del patrimonio ereditario, tenendo conto anche delle differenze di costo tra le due opzioni.
L’accettazione con beneficio d’inventario consente di distinguere in modo chiaro il patrimonio personale dell’erede da quello dell’eredità, evitando che i creditori del defunto possano rivendicare i beni dell’erede oltre a quelli inclusi nell’eredità. In sintesi, accettando l’eredità con beneficio d’inventario, l’erede diventa proprietario dei beni ereditari, che sono definiti con certezza, in proporzione alla sua quota. La quota determina la misura in cui l’erede è responsabile dei debiti ereditari, ma in ogni caso le azioni dei creditori possono riguardare solo i beni del defunto. Con la rinuncia all’eredità, invece, si perdono completamente i diritti e i doveri che riguardano il patrimonio ereditario (salvo la possibilità di revoca).
Entrambe le procedure sono particolarmente utili per le eredità con debiti, poiché consentono all’erede di liberarsi dalle possibili conseguenze dei debiti ereditari. Sebbene entrambe le opzioni sembrino equivalenti dal punto di vista dei debiti ereditari, è importante considerare le differenze tra le due opzioni prima di scegliere.
Rinuncia all’eredità o accettazione con beneficio d’inventario: quale scegliere
La rinuncia all’eredità avviene quando il chiamato non è interessato a ricevere i beni ereditari. In genere, questo accade quando il valore dei debiti supera quello dei beni e dei crediti nell’eredità, quando eguaglia quello dei beni e crediti, oppure quando i beni ereditari non sono convenienti per il chiamato. Ad esempio, se i beni ereditari necessitano di manutenzione o gestione, l’erede potrebbe non essere interessato a prenderli. Un altro caso in cui l’accettazione è poco conveniente è quello in cui i crediti ereditari sono superiori ai debiti, ma sono comunque difficili da riscuotere.
In generale, l’accettazione con beneficio d’inventario è consigliabile solo se c’è la certezza che i debiti ereditari sono inferiori a crediti e beni o se l’eredità comprende principalmente beni che non sono pignorabili.
In caso di incertezza sul patrimonio ereditario e sui suoi debiti, l’accettazione con beneficio d’inventario è ancora conveniente, ma solo se si svolge la pratica direttamente in tribunale. Questa opzione richiede il pagamento di un contributo unificato di circa 100 euro, contro il doppio richiesto per la rinuncia, e l’eventuale onorario del notaio, a seconda della complessità del patrimonio.