Fare un bonifico ai propri figli non è un’operazione innocente come pare. In nome della lotta all’evasione fiscale le cose si sono complicate enormemente.
La lotta all’evasione fiscale messa in atto dello Stato in questi anni non ha pietà nemmeno per chi vuole fare un regalo ai propri figli. Il tetto al contante rende il regalo molto complesso e anche per i bonifici bancari ci sono dei severi limiti su quanto si può inviare.
Fino a poco tempo fa non ci sarebbe stato alcun problema nel regalare del denaro ai propri figli. Magari per il compleanno o per alcune feste comandate dove le cifre tendono ad essere più alte. Attualmente, tuttavia, lo Stato italiano ha deciso di dare lotta senza quartiere agli evasori fiscali, che truffano lo Stato evitando di pagare le tasse dovute per quanto guadagnano. Questa lotta viene combattuta a suon di controlli sempre più liberi ed approfonditi permessi al Fisco, che può controllare qualsiasi operazione senza rendere conto a nessuno.
In particolare ad attirare le attenzioni del Fisco sono le operazioni che muovono grandi quantità di denaro rispetto a quelle normalmente utilizzate dai contribuenti. Anche nel caso di donazioni di denaro le cifre mosse possono insospettire il Fisco e convincerlo ad agire contro un contribuente specifico. In generale ci sono due metodi per donare soldi a qualcuno. In un caso ci sono le donazioni di contanti che incrociano un ostacolo molto concreto: il tetto all’utilizzo del denaro contante. Introdotto dal Governo Draghi e modificato dal Governo Meloni, il tetto al prezzo del contante è attualmente a 2.000 euro. Se si donasse una cifra in contanti superiore a questa si finirebbe nell’illegalità.
L’altro metodo di donazione di denaro a un figlio è quello dei pagamenti elettronici e degli strumenti di movimento di denaro. I bonifici, sia bancari che postali, sono quelli più utilizzati e affidabili a tale scopo. Non ci sono delle vere e proprie limitazioni per quanto riguarda i bonifici, sia per quanto riguarda il numero di bonifici effettuabili, né il valore degli stessi. Tuttavia ci sono comunque dei problemi nel loro utilizzo di cui bisogna tenere conto.
Il limite si presenta nell’attenzione dell’Agenzia delle Entrate verso i bonifici particolarmente alti e/o frequenti. In virtù del fatto che l’Agenzia si attiva per una possibile evasione fiscale, quando un contribuente esegue uno spostamento di denaro elettronico molto superiore alle sue solite spese e entrate, il Fisco si insospettisce sulle reali possibilità del contribuente e comincia ad indagare.
Anche nel caso si tratti di regali ai propri figli l’Agenzia delle Entrate comincia le sue indagini per capire se il valore del bonifico corrisponde alle possibilità dichiarate del contribuente che lo ha fatto. La maggior parte delle indagini vengono fatte incrociando i dati delle dichiarazioni dei redditi recenti del contribuente in esame e con le sue spese abituali. Senza, quindi, coinvolgere direttamente il contribuente.
Solo nel caso in cui questa indagine preliminare desse un risultato sospetto l’Agenzia delle Entrate andrebbe a eseguire dei controlli più approfonditi sul contribuente e potrebbe finire per inviare degli agenti a controllare personalmente la situazione.
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