La nuova circolare dell’Inps ha informato circa diverse novità che riguardano la legge 104. Vediamo che cosa è cambiato.
La legge 104 risale al 1992 ma una circolare dell’Inps datata 4 aprile 2023 ha informato i cittadini in merito ad alcuni cambiamenti apportati per adeguarsi alla direttiva Ue. Vediamo cosa cambia, in particolare, in caso di separazione o divorzio.
La Legge 104 permette ai lavoratori dipendenti di avere tre giorni di permesso ogni mese per assistere un familiare con disabilità grave certificata. Possono richiederla i coniugi, i conviventi, i genitori anche adottivi o affidatari, i figli, i fratelli e le sorelle o anche i parenti purché fino al terzo grado. Un lavoratore può usufruire della legge 104 anche per se stesso sempre chiedendo tre giorni di permesso al mese oppure una riduzione dell’orario di lavoro giornaliero equivalente.
La legge 104 prevede che più persone possano occuparsi – e, dunque, avere diritto ai permessi – dello stesso soggetto disabile. Tuttavia c’è un ordine gerarchico: la priorità viene data ai coniugi o ai conviventi, poi vengono i genitori, quindi i figli, i fratelli e i parenti.
Legge 104: ecco cosa succede in caso di divorzio
Nel caso in cui un lavoratore dipendente abbia un marito o una moglie che rientra nei casi previsti dalla legge 104, ha diritto ad avere ogni mese 3 giorni di permesso per assistere il coniuge. Questo non si ripercuoterà in alcun modo sullo stipendio né sulle ferie. Ma cosa succede in caso di divorzio o di separazione?
In caso di separazione, entrambi i coniugi hanno diritto alle agevolazioni previste dalla legge 104, inclusi i permessi. Nel caso del divorzio, invece, viene sciolto il vincolo coniugale e, di conseguenza, decadono gli effetti giuridici del matrimonio, inclusi quelli legati alla legge 104, compresi i permessi retribuiti. La stessa distinzione tra separazione e divorzio vale anche per tutte le altre agevolazioni previste dalla legge 104. La gamma di agevolazioni di cui si può beneficiare grazie a questa legge è molto ampia: dai permessi retribuiti al congedo straordinario fino alle assunzioni obbligatorie per le categorie protette.
Sono previste anche detrazioni fiscali Irpef per i figli a carico, bonus per l’acquisto di un’auto, agevolazioni sull’acquisto di mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici, detrazioni dell’importo complessivo delle spese mediche generiche e di assistenza specifica. Il lavoratore che assiste un familiare con disabilità ha anche il diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio proprio per il suo dovere di assistenza riconosciuto dalla legge 104. Inoltre non potrà essere trasferito senza il proprio consenso.
Infine, ultimo ma non ultimo beneficio riservato a coloro che convivono con persone che usufruiscono della 104: sono previsti importanti sconti sulle bollette della luce e non si paga il canone RAI. Tutte queste agevolazioni vengono mantenute in caso di separazione ma decadono completamente in caso di divorzio dei due coniugi.