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Bonus verde, i requisiti richiesti: come avere il giardino in casa

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Marina Nardone

Il bonus verde è stato confermato anche per il 2023. La misura, consente di ottenere la detrazione fiscale del 36% per lavori di giardinaggio.

La richiesta del bonus non prevede specifici requisiti ISEE e arrivando a detrarre fino a 1.800 euro per unità immobiliari a uso abitativo. L’agevolazione è una detrazione Irpef pari al 36% su un massimo di 5.000 euro di spesa per unità immobiliare. Se si sono fatte spese per interventi straordinari al fine di sistemare giardini, terrazzi o aree verdi private, il risparmio totale è di un massimo di 1.800 euro.

Tutto quello che c'è da sapere sul bonus verde
In cosa consiste il bonus verde-Ilovetrading.it

L’agevolazione è sempre riferita all’immobile su cui si effettuano i lavori e quindi se se si hanno più immobili dove si fanno lavori, il proprietario degli stessi, può sommare le detrazioni. Qualora si vendesse casa dove sono stati eseguiti degli interventi riguardanti il bonus verde, la detrazione non utilizzata viene trasferita al nuovo proprietario, salvo diverso accordo tra le parti.

In che modo è possibile usare il bonus verde

A chi spetta il bonus verde? Ai soggetti sotto elencati:

• I proprietari dell’immobile
• I titolari di nuda proprietà
• Gli usufruttuari
• Le persone che hanno un immobile in comodato d’uso.
• Gli inquilini in affitto
• Gli inquilini delle case popolari.
• I condomini, enti pubblici o privati che corrispondono l’IRES.

Tutto quello che c'è da sapere sul bonus verde
Giardino realizzato con bonus verde- Ilovetrading.it

È bene precisare sempre che la detrazione si riferisce all’immobile su cui si effettuano i lavori e se si decide di vendere, la detrazione non utilizzata passa al nuovo proprietario.

Gli interventi permessi per ottenere il bonus verde sono quelli di sistemazione del verde degli spazi di pertinenza delle abitazioni sia che si tratti di giardini che di terrazzi. La detrazione, comprende anche la messa a dimora o la fornitura di piante o arbusti di qualsiasi genere o riqualificazione di tappeti erbosi ma deve trattarsi di interventi straordinari.
Ricapitolando:
Creazione di coperture a verde insieme a giardini pensili;
Spese di manutenzione e di progettazione solo se connesse agli interventi precedentemente citati;
Sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, recinzioni, realizzazioni di pozzi e di impianti di irrigazioni;
Creazione di fioriere e allestimento di balconi e terrazzi a patto che rientrino nella categoria di opere permanenti;
• Progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione dei lavori in questione;
Manutenzione ordinaria di giardini già esistenti;
• Interventi in economia fatti dal proprietario o semplice acquisto di vasi sul balcone.

Il bonus è riconosciuto solo se il lavoro da fare viene realizzato da personale specializzato. In poche parole, coloro che scelgono di eseguire tali lavori, dovranno anticipare le somme che saranno poi riottenuti attraverso uno “sconto” annuale, la detrazione sull’Irpef da versare. Tale agevolazione si applica nella dichiarazione dei redditi e va ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Andranno calcolate con un limite massimo di 5.000 euro fino al massimo di 1.800 euro per ogni unità immobiliare ad uso abitativo. Il bonus non è previsto per immobili come gli uffici e i negozi esclusi dall’agevolazione.

La detrazione del 36% consente di risparmiare annualmente sull’Irpef fino a 180 euro/anno per dieci anni. Per ottenere gli sconti fiscali i pagamenti devono essere fatti con strumenti tracciabili anche se non è richiesto il pagamento con il bonifico generalmente dedicato alle detrazioni.

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