Arriva un’occasione d’oro per metterti in regola con il Fisco e basta una cifra minima. Ecco il regalo del Governo.
Gli italiani hanno più tempo e scadenze più comode per mettersi a posto nei confronti delle cartelle esattoriali. Il Governo è intervenuto sui cosiddetti errori formali. Il vantaggio per i contribuenti è notevole e vediamo di capire questa novità positiva. Tutto nasce con il Decreto Bollette che non tocca soltanto la questione di luce e gas ma va a mettere ordine in vari ambiti.
Se ci sono errori formali che possono causare sanzioni pecuniarie elevate il Governo interviene con una novità amichevole per il contribuente. Versando due rate da 100 euro ciascuna, le piccole irregolarità formali in sede di dichiarazione vengono sanate. Quando un cittadino ha commesso un errore per quello che riguarda l’IVA o gli F24 viene fatto oggetto della tregua fiscale che il 28 marzo è stata approvata dal Governo.
Basta una piccola cifra per sanare questi errori fatti in buona fede
Per agevolare ulteriormente i contribuenti l’esecutivo ha spostato la scadenza dei versamenti. I 200 euro potranno essere versati in due rate da 100 l’una e le due scadenze sono il 31 ottobre 2023 e il 31 marzo 2024. Vediamo come funziona precisamente la sanatoria degli errori formali. Dopo il via libera del Consiglio dei Ministri la prima data da segnare è quella della fine di ottobre.
Quando si parla di irregolarità formali ci si riferisce a quelli gli errori commessi in sede di redazione dei documenti fiscali che non hanno portato il contribuente a pagare meno tasse. Si tratta di errori che dimostrano la buona fede del contribuente perché non sono stati fatti per pagare di meno ma vengono ugualmente sanzionati dalla contorta burocrazia italiana. Ma questa volta con soli 200 euro ci si potrà liberare dalla spada di Damocle delle sanzioni.
Come funziona questa bella novità
Il Governo attraverso l’ultimo decreto si è impegnato a far rientrare in questa notevole agevolazione gli errori formali sulla presentazione delle dichiarazioni annuali. Anche irregolarità sulla liquidazione periodica dell’IVA o sulla sua irregolare presentazione possono confluire in questa agevolazione.
Le scritture contabili tenute in modo disordinato o irregolare o il mancato adempimento relativo ai puntigliosi questionari dell’Agenzia delle entrate possono ugualmente beneficiare di questo aiuto. Il Governo si dimostra sensibile nei confronti dei cittadini angosciati dal pagamento di pesanti imposte ma anche dal dover sottostare ad una burocrazia realmente troppo complessa e che porta facilmente a sbagliare anche senza cattiva fede.