Lo Spid, che negli ultimi anni è diventato il servizio più noto per l’accesso con l’identità digitale alle piattaforme, i documenti e i bonus, è a rischio.
La questione è balzata all’attenzione generale nelle ultime settimane poiché, trattandosi di un sistema tecnologico in evoluzione, richiede un sostegno finanziario non da poco. Viene erogato dallo Stato sotto forma di servizio gratuito al cittadino al fine di condensare l’uso digitale di tutte le piattaforme ma questo implica dei costi da sostenere.
Il sistema sta sicuramente spingendo oggi verso la carta di identità elettronica per ovviare al problema, presto infatti dovremo dire addio al servizio. Per effettuare pratiche online e accedere ai siti istituzionali come quello dell’Agenzia delle Entrate, dell’INPS, per richiedere i bonus, presentare domande online per i concorsi e molto altro occorre avere lo Spid. Negli ultimi anni in Italia questo strumento è diventato fondamentale, un passo verso la digitalizzazione.
In realtà però le modalità di accesso sono svariate, lo Spid ovvero l’identità digitale che viene fatta attraverso servizi appositi online o alle Poste, la carta di identità elettronica che è dotata di chip oppure la carta nazionale dei servizi. Mentre per le ultime due occorre avere un lettore oppure un telefono con NFC o comunque scaricare un’applicazione per effettuare l’autenticazione e poi utilizzare il sistema, lo Spid è il sistema più semplice per tutti.
Addio allo Spid: presto sarà sostituito
Non a caso, nonostante le tre modalità d’accesso disponibili, lo Spid ad oggi è quella più utilizzata. Questo però ha dei costi ed è per questo che il governo vuole cambiare e passare all’uso della CIE su tutti i portali della pubblica amministrazione. Proprio per questo c’è stato un cambiamento anche nella modalità di utilizzo, al fine di rendere più semplice anche questo passaggio per tutti.
Nel mentre che la cittadinanza ora intraprenda un passaggio verso questo strumento, l’idea di tagliare subito lo Spid è sembrata pura follia ed è per quello che alla fine, almeno per il momento, l’addio è rimandato. Grazie ad uno stanziamento di 40 milioni di euro sarà possibile garantire tutti i sistemi tecnologici che ne consentono l’uso però attenzione, questo non è al momento un addio definitivo ma arriverà ed è per questo che risulta fondamentale spostarsi quanto prima verso l’uso della carta di identità elettronica.
Per tagliare tutti i problemi il processo è stato semplificato, serviranno solo utente e password per livelli di sicurezza 1 e 2, insieme ad un codice temporaneo per il livello 3. Anche l’accesso è più veloce e scorrevole di prima, quindi dovrebbe essere fatto tutto senza problemi. In questo modo, quando l’addio diventerà definitivo, la cittadinanza sarà già pronta e non avrà difficoltà a passare da uno strumento all’altro.
