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Come vivere con poche centinaia di euro al mese: la storia di milioni di italiani

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Riccardo Magliano

Una realtà che sfugge agli occhi delle persone è la condizione di una parte della popolazione italiana. Costretta a vivere con poche centinaia di euro.

L’Italia è un paese mediamente ricco se lo rapportiamo a gran parte del mondo. La maggior parte della nostra popolazione, nonostante le eventuali difficoltà, riesce a condurre una vita dignitosa. Eppure c’è una fetta di noi che deve sopravvivere con quasi niente.

Come vivere con poche centinaia di euro
Disagio di chi vive con poche centinaia di euro – ANSA – ilovetrading.it

Molto spesso abbiamo parlato del reddito di cittadinanza nella sua accezione più politica. Campo di battaglia tra visioni contrapposte di quello che un paese dovrebbe fare ed essere per i suoi cittadini. Tuttavia sfugge che tale misure rispondeva a una necessità estremamente reale: quella di quelle persone italiane che, nonostante tutta la buona volontà, non hanno nient’altro con cui vivere. Nella periferia romana, in una casa popolare come tante, vive Rossana Pisano, una donna di 56 anni con una figlia di 26 anni con una malattia invalidante che la costringe a casa, a carico della mamma.

Dopo aver perso il lavoro durante la pandemia, Rossana ha fatto richiesta per il reddito di cittadinanza che le è stato concesso in virtù della sua situazione economica. Le viene riconosciuto un assegno di 768 euro al mese con cui vivere e per i 18 mesi di durata del sussidio riesce ad arrangiarsi. Tuttavia la ricerca di lavoro non va bene, i mesi del sussidio scadono, e all’orizzonte si profila lo spettro del mancato rinnovo della misura. La signora Pisano racconta che con i soldi del reddito, ritirati a inizio mese, la prima cosa da fare è pagare l’affitto di 150 euro e le bollette. Con queste due spese parte già la maggior parte delle sue finanze mensili.

La disperazione di chi vive con niente

Con un ISEE attuale di 1.600 euro, la signora Pisano era completamente dipendente dai soldi del reddito. Con l’aumento delle bollette del gas e della luce nel 2022 si è trovata anche a dover pagare molto più di prima. In certe situazioni, con i soldi che non bastano più, si è trovata di fronte alla scelta se pagare le bollette o fare la spesa. La scelta è ricaduta sulle bollette, per paura che potessero anche cacciarla di casa.

Come vivere con poche centinaia di euro al mese: la storia di milioni di italiani
Povertà nelle case popolari in Italia – ANSA – ilovetrading.it

La Pisano ha una famiglia a cui chiedere aiuto. Sua madre, pensionate, e la sorella, parrucchiera, non le hanno mai negato un piatto di pasta e un po’ di soldi per pagarsi la spesa, ma la vergogna nel chiedere continuamente aiuto è tanta. Durante la pandemia si è appoggiata all’associazione Nonna Roma, che distribuisce pacchi alimentari, ma anche loro hanno cominciato a perdere fondi dopo la chiusura dello stato d’emergenza.

Prospettive nulle per il futuro

La situazione della signora Pisano non è diversa da quella di molti altri sparsi in tutta Italia sotto la soglia di povertà. Molti si aggrappavano ai soldi e alle possibilità di impiego promesse dal reddito di cittadinanza, ma una volta esaurite anche quelle non hanno più niente. La signora Pisani è costretta già da ora a tirare la cinghia e non mangiare per alcuni giorni mentre cerca di combattere la depressione che sopraggiunge nel momento in cui non si hanno i soldi né per pagarsi da mangiare né le medicine per la propria figlia.

Nel 2024 debutterà il nuovo sussidio assistenziale, il MIA, voluto dal Governo Meloni per sostituire e migliorare il reddito di cittadinanza. Questa misura, da quello che appare dalle indiscrezioni, avrebbe degli assegni inferiori a quelli del reddito di cittadinanza e una platea assai più ridotta. Per la signora Pisano e gli altri italiani nella stessa condizione non resta che sperare che sia abbastanza.

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