In molti se lo chiedono e spesso accade. Ma che cosa succede se non arriva la ricarica sul cellulare? Ecco come risolvere
Scegliere la tariffa giusta per le proprie esigenze tra le molteplici opzioni offerte dalle compagnie di telefonia mobile è sempre una sfida.
La convenienza è il fattore principale che determina la scelta, ma cosa succede se la ricarica sul cellulare non arriva? Sono in moltissimi a porsi questa domanda e spesso il dubbio rimane. Nel resto dell’articolo spiegheremo cosa può accadere in questi casi e come affrontare la situazione.
Per ricaricare il proprio cellulare con SIM, la maggior parte delle persone utilizza carte prepagate che possono essere acquistate in negozi specializzati. Uno dei vantaggi di utilizzare questa modalità di pagamento è la possibilità di decidere autonomamente quanto spendere per il servizio. Tuttavia, uno svantaggio è che non c’è un nuovo saldo automatico ogni mese e possono esserci dei ritardi da parte dell’operatore. Normalmente, la ricarica viene inviata al numero di telefono entro pochi minuti e si riceve un messaggio di conferma quando è stata elaborata con successo.
Se la ricarica telefonica non arriva entro due ore, la cosa migliore è contattare direttamente l’operatore o il team di assistenza clienti per segnalare il problema. Un’altra opzione è l’utilizzo dei form presenti sui siti web delle compagnie telefoniche o l’invio di una mail di reclamo. Se l’operatore non risponde, si può inviare una diffida via raccomandata alla sede legale della società telefonica. In caso di mancato riscontro, è possibile adire le vie legali con l’assistenza di un avvocato.
Se un cliente non riceve la ricarica telefonica, ha il diritto di recedere dal contratto e pretendere il rimborso delle spese sostenute, l’eventuale risarcimento dei danni e la restituzione dell’importo pagato per la ricarica. Il diritto di recesso è garantito dal Codice civile e dal Codice del consumo, e i consumatori possono esercitarlo entro 14 giorni dal ricevimento della merce o della prima fattura del servizio attivato, senza dover fornire alcuna spiegazione. Tuttavia, dopo i 14 giorni, molti operatori telefonici richiedono il pagamento di una penale per esercitare la disdetta, se non viene informato in modo chiaro e trasparente sulle modalità di recesso. In questi casi, la normativa prevede un termine di 12 mesi per esercitare la disdetta. Solitamente, è necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno per esercitare il diritto di recesso.
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