La rottamazione delle cartelle non è uguale per tutte le tipologie, solo su alcune ci sono degli sconti importanti, in altri casi non è sempre una procedura effettivamente conveniente quindi bisogna valutare in modo individuale.
Quando si parla di rottamazione delle cartelle si fa riferimento a quella pratica che permette ai contribuenti di sanare la propria posizione con il Fisco, laddove ci siano delle somme sospese che non sono state versate. La misura quindi è un’agevolazione importante per eliminare i debiti, questa è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2023 ma in realtà non è l’unico beneficio per coloro che hanno degli scoperti.
Le agevolazioni economiche per sanare la propria situazione sono differenti e, in base alla propria condizione, si può scegliere quale attuare per poter ottenere il beneficio maggiore. Capire le differenze e peculiarità di ognuna pone le basi per una decisione consapevole e migliore dal punto di vista economico. La rottamazione non è un annullamento totale del debito, è un intervento che permette di rimuovere interessi e sanzioni che sono subentrati nel tempo accrescendo l’importo dovuto. Quindi resta da pagare comunque la somma che effettivamente il contribuente doveva sin dal principio, quello che si “ripulisce” è solo l’importo di maggiorazione ad esempio per i ritardi.
Diversa è la questione dello stralcio dei debiti che invece è un annullamento automatico, disposto sempre con la Legge di Bilancio, che viene fatto per cifre fino ai mille euro e per il periodo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Questo non riguarda solo sanzioni e oneri ma anche il capitale effettivo e non richiede domanda specifica.
Rottamazione cartelle: quando conviene
Con le agevolazioni è previsto anche il blocco dei pignoramenti con il versamento della prima rata. Ad esempio, coloro che hanno un veicolo in stato di fermo amministrativo per un debito e quindi non possono circolare ma vogliono saldare quanto dovuto, oggi possono eliminare il fermo dando seguito al primo pagamento, quindi con l’adesione. Prima ciò non era possibile, il fermo veniva eliminato solo quando tutto era ultimato o se si riusciva a presentare la domanda di rateizzazione prima di far scattare il fermo.
La cancellazione delle sanzioni a qualcuno può sembrare di poco conto ma non è così perché in alcuni casi può arrivare anche al 360% della somma dovuta rispetto all’inizio, quindi non è poco importante. La condizione finanziaria cambia, va dal 30 al 360% in base al tipo di problema, se si tratta di un mancato versamento delle imposte si ottiene il minimo, nei casi di voluta omissione o dichiarazione infedele si arriva al massimo.
Quindi in questo caso l’interesse maggiore per la rottamazione, dove si ottengono gli sconti più alti, sono proprio quelle dove c’è stato al principio l’errore maggiore. Con la riduzione si può arrivare a uno sconto anche dell’80% combinando le varie disposizioni oggi possibili tra stralcio delle cartelle e rottamazione. Questa viene chiamata Definizione Agevolata per il saldo dei debiti di tutti gli incarichi di cui opera l’Agenzia delle Entrate.
In questo caso è possibile presentare domanda entro il 30 aprile 2023 e scegliere se pagare in una sola rata entro il 31 luglio oppure in massimo 18 rate quindi 5 anni con la prima riscossione tra luglio e novembre. In questo caso ci sarà un interesse del 2% sull’importo complessivo. La domanda va fatta online e riguarda solo il periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.