Il Reddito di Base potrebbe essere la soluzione ai problemi del mondo di oggi? Una ricerca di un professore di Cambridge ci da la risposta.
Recentemente è uscito il libro A World of Insecurity, scritto dal professore di economica dell’università di Cambridge Pranab Bradhan, che restituisce un quadro molto interessante sulla situazione economica attuale. Secondo il professore il reddito di base sarebbe la prima risposta a tanti problemi di oggi.
Il professore Pranab Bradhan, nato a Calcutta e poi trasferitosi nel Regno Unito, ha studiato a lungo all’università di Cambridge, in cui oggi è professore di economica, ed è diventato uno dei nomi più stimati dallo studio di economia del paese. In particolare il professore si è specializzato nello studio dell’economia emergenti di Cina e India, di cui è ritenuto uno dei massimi esperti. Partendo dai suoi studi in merito alla crescita delle economie cinese e indiata, il professor Bradhan ha cominciato a collegarle alla situazione dell’economia in occidente.
Nel suo ultimo libro, A World of Insecurity, l’autore spiega che non sono tanto la povertà e la disuguaglianza che hanno dettato la crescita del populismo in occidente, ma l’insicurezza. Si tratta di un fenomeno legato a doppio filo con la globalizzazione e l’avanzamento tecnologico. Da una parte questi fattori hanno fatto la fortuna di India e Cina, in cui la povertà si è ridotta moltissimo negli ultimi anni, ma ha anche avuto una ricaduta sul mondo del lavoro occidentale. La concorrenza di economie straniere capaci di produrre grandi quantità di beni da esportare e l’avanzamento tecnologico hanno fatto si che in occidente si cominciasse a scartare tutta una serie di mestieri che prima erano ben retribuiti. Questo ha creato un clima i insicurezza nei lavoratori che sta alla base di molte derive politiche degli ultimi anni.
Un mondo dell’insicurezza, la soluzione è il reddito di base
In mezzo a questo clima di insicurezza ci si sono infilati anche la preoccupazione per il cambiamento climatico, la pandemia e infine la guerra in Ucraina, che hanno aumentato il senso di incertezza. A fronte di tutto questo, e con l’insicurezza economica che diventa anche insicurezza culturale, la soluzione secondo Bradhan non è quella di abbandonare il sentiero della globalizzazione, che sta facendo molto bene al mondo, al netto di tutti i problemi che causa.
Nel suo libro il professore dedica un intero capitolo al reddito di base universale, che nella sua ottica non sarebbe importante tanto per condurre la lotta alla povertà, quanto all’insicurezza delle persone. Un reddito di base universale per tutti sarebbe un’ottima base d’appoggio sia per i lavoratori che per i consumatori, che permetterebbe a tutti di avere la sicurezza economica necessaria per produrre in maggiore tranquillità.
I vantaggi del reddito di base secondo Bradhan
Dal libro si evince che, se il reddito di base avrebbe un impatto notevolmente positivo sulla popolazione relativamente più ricca dei paesi occidentali, Bradhan sottolinea come sarebbe assolutamente necessaria per i paesi più poveri. Per fare un esempio, il professore prende il suo paese d’origine, l’India, in cui attualmente le agevolazioni statali favoriscono la fascia benestante della popolazione.
Per quanto riguarda l’India, un reddito di base di 17 dollari alla settimana sarebbe più che sufficiente per rendere il paese molto più sano e produttivamente attivo. Per quanto riguarda l’occidente la situazione è molto più complessa. Il reddito di base non sarebbe che una delle molte politiche da adottare per risollevare la situazione economica.