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Pensioni minime, ufficiale: da aprile gli aumenti | Tutti i nuovi importi

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Samanta Airoldi

Ormai è ufficiale: in arrivo notevoli aumenti sulle pensioni minime. Vediamo insieme di quanto cresceranno gli assegni.

L’Inps ha ufficializzato quanto già stabilito dall’ultima manovra di Bilancio: in arrivo importanti aumenti sulle pensioni minime. Scopriamo insieme di quanto potrà lievitare il vostro assegno pensionistico.

Pensioni minime, di quanto aumenteranno
In arrivo importanti aumenti sulle pensioni/ Ilovetrading.it

Buone notizie per tutti quei pensionati il cui assegno è pari o inferiore al trattamento minimo previsto dell’Inps. Visto il crescente carovita e gli aumenti dei prezzi anche dei beni di prima necessità, il Governo- nell’ultima manovra di Bilancio- ha deciso che chi percepisce una pensione minima riceverà importanti aumenti per tutto il 2023.

La notizia ha trovato conferma in una circolare dell’Inps datata 3 aprile. Gli incrementi sulle pensioni non saranno gli stessi per tutti ma varieranno in base all’età e in base a quanto già si percepisce mensilmente. La rivalutazione delle pensioni sarebbe dovuta scattare dal 1° gennaio 2023 ma a causa di ritardi nell’effettuazione dei calcoli e nell’adeguamento alle 6 nuove fasce stabilite dal Governo Meloni, l’INPS ha protratto fino ad aprile/maggio l’accredito degli aumenti.

Ecco di quanto aumenteranno le pensioni minime

Al momento il trattamento minimo dell’Inps è stato fissato a 563,74 euro. Chi percepisce tale cifra o meno, a partire da aprile/maggio riceverà importanti aumenti. Siccome l’erogazione degli incrementi sarebbe dovuta partire da gennaio, verranno accreditati anche gli arretrati.

Pensioni minime, di quanto aumenteranno
Ecco di quanto aumenteranno le pensioni minime/ Ilovetrading.it

Ecco che cosa cambierà:

  • da un lato aumenti fino a raggiungere 600 euro mensili per i titolari di trattamenti minimi con più di 75 anni;
  • dall’altro lato ci sarà la rivalutazione per coloro che percepiscono ancor meno di quanto previsto dal trattamento minimo.

Nel calcolo della soglia per avere diritto all’aumento, bisogna considerare soltanto i trattamenti assoggettabili all’Irpef: ne restano escluse, quindi, la quattordicesima mensilità e le altre maggiorazioni sociali. Non sono comprese nemmeno le prestazioni di carattere assistenziale come la pensione d’invalidità  civile o l’indennità di accompagnamento.

Ma, traducendo tutto questo in cifre, di quanto aumenteranno di fatto le pensioni minime? Dipende dall’età del pensionato. La pensione minima per coloro che hanno meno di 75 anni, aumenterà di 8,46 euro al mese, passando da 563,74 a 572,74 euro. Invece coloro che hanno più di 75 anni vedranno crescere la pensione minima di 36,08 euro mensili e passeranno  da 563,74 a 599,82 euro.

Il Governo aumenterà le pensioni minime?

Nel caso in cui una persona avesse una pensione superiore alla minima – cioè superiore a 563,74 euro – ma inferiore all’importo rivalutato -cioè 572,74 euro per gli under 75  oppure 599,82 euro per gli over 75-  l’incremento verrà comunque attribuito, ma solo entro l’importo limite rivalutato. In pratica se una persona di 70 anni avesse una pensione di 570 euro, gli verrebbe riconosciuto un aumento mensile di 2,74 euro per arrivare a 572,74 euro che è l’importo rivalutato per chi ha meno di 75 anni.

L’aumento fino a  600 euro per i pensionati con più di 75 anni,  è stato confermato solo per il 2023. Ma non si esclude un ulteriore intervento del Governo per il prossimo anno, che potrebbe portare le pensioni minime vicino a 1.000 euro. Nel frattempo ottime notizie anche per chi vuole andare prima in pensione.

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