Quando si entra in un ascensore, ci si trova quasi sempre di fronte allo specchio, utile per gli ultimi ritocchi. Ecco perché è presente
Con la frenesia di questi tempi moderni, ogni mattina si rischia di uscire di casa con una scarpa diversa dall’altra o addirittura con le ciabatte. Soprattutto chi ha figli, infatti, deve riuscire a prepararli e prepararsi in tempo per la scuola e per i vari orari della mattinata: il rischio, però, è che a volte non si noti quel dettaglio fuori posto che fa fare brutta figura. In questo caso, viene in soccorso l’ascensore: chi vive in condominio, può darsi l’ultima occhiata di controllo proprio allo specchio dell’ascensore e verificare di essere a posto.
Ma vi siete mai chiesti il motivo per cui in questi abitacoli sia quasi sempre presente uno specchio? Se in quelli più vecchi a volte non c’è, in quelli più recenti è immancabile ed è anche molto utile per gli ultimi ritocchi prima di andare al lavoro. Ecco svelato il motivo di questa decisione: è incredibile.
Specchio in ascensore: il motivo è serio e utilissimo
Oltre alla sua indiscutibile utilità per un’aggiustatina last minute, di cui abbiamo già parlato, lo specchio nell’ascensore ha molteplici funzioni. Innanzitutto, se questo è particolarmente affollato, consente di estendere la visuale e controllare quindi anche alle proprie spalle: in questo modo, chi ha cattive intenzioni come quella del furto è scoraggiato, poiché potrebbe essere visto dalle persone che condividono con lui quell’ambiente.
Inoltre, lo specchio dà l’impressione che lo spazio in cui ci troviamo sia più ampio e questo è molto utile, per chi soffre di claustrofobia e fatica a rimanere nei luoghi chiusi e angusti. Se un normale “viaggio” in ascensore normalmente dura poco, si pensi a quando si blocca o si rompe: chi ne rimane chiuso dentro, grazie allo specchio, può avere l’illusione di essere in un ambiente più ampio e areato, grazie al senso di profondità che crea.
Nei film e nelle serie tv, inoltre, lo specchio dell’ascensore è spesso il protagonista di sguardi fugaci e seducenti, scambiati magari tra vicini di appartamento che non hanno il coraggio di parlarsi o colleghi di lavoro timidi ma interessati l’uno all’altro. Chissà che questo accada anche nella realtà: in questo caso, se da quell’ascensore nascesse qualcosa, si può dire che galeotto fu lo specchio… e chi lo installò.