Nuove assunzioni nella pubblica amministrazione: previste assunzioni nei ministeri e nelle forze dell’ordine.
Si aprono nuove opportunità per chi è alla ricerca di un lavoro nel settore pubblico. Il decreto Pa prevede un totale di 3.000 nuove assunzioni all’interno della pubblica amministrazione, incluse le forze dell’ordine e i ministeri. Al momento non si hanno ulteriori dettagli quindi questo numero potrebbe subire dei ridimensionamenti. Nonostante ciò, la bozza del decreto sembra far sperare coloro che sono alla ricerca di una maggiore stabilità all’interno del settore pubblico.
La bozza del decreto circolata recentemente prevede la possibilità di assumere 3.000 nuovi dipendenti nella Pubblica Amministrazione entro il 2026. Nella bozza allegata al testo, sono indicati i numeri di richieste di personale da parte dei vari ministeri: 301 all’Interno, 11 alla Cultura, 20 alle Infrastrutture, 210 agli Esteri, 103 all’Agricoltura, 4 all’Ambiente, 4 all’Università e Ricerca, 2 al Ministero per Imprese e Made in Italy, 350 funzionari al Ministero del Lavoro, 142 al Turismo e 49 alla Salute.
Secondo fonti governative, la bozza del decreto contiene le proposte di assunzione dei singoli ministeri. Tuttavia, al momento la verifica sulla fattibilità finanziaria delle assunzioni è ancora in corso e si prevede che potrebbe comportare una significativa riduzione delle assunzioni previste.
Le altre misure previste dal decreto
La bozza prevede inoltre che fino al 31 dicembre 2026, le regioni, le province e i comuni potranno procedere alla stabilizzazione del personale non-dirigenziale a tempo determinato che abbia prestato servizio per almeno 36 mesi, sulla base dei posti disponibili della dotazione organica vigente e previo colloquio selettivo e valutazione positiva dell’attività lavorativa svolta. Tuttavia, le assunzioni saranno effettuate solo in base alle facoltà assunzionali disponibili di ciascuna amministrazione conformemente alla legislazione vigente al momento della stabilizzazione.
Il decreto ha anche l’obiettivo di rafforzare la struttura che lavora al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), in modo da evitare di perdere i fondi UE. Per perseguire questo obiettivo, il Governo prevede, in questo decreto, anche il commissariamento e il cambio di vertici di Formez, l’associazione della pubblica amministrazione che gestisce i concorsi pubblici e che evidentemente non sembra funzionare bene.
Novità anche per il mondo delle forze dell’ordine e per la scuola. Per quanto riguarda le forze dell’ordine, saranno creati circa mille nuovi posti di lavoro, con un focus sulla rafforzamento del personale medico delle polizie penitenziarie. Per il mondo della scuola, si prevede l’assegnazione di posti di sostegno con contratti a tempo determinato ai docenti che rientrano nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze o che sono iscritti agli elenchi aggiuntivi alla prima fascia e che hanno conseguito la specializzazione entro il 30 giugno 2023.