Se ne sentono tante sui colloqui di lavoro ma con la tecnologia che avanza anche le truffe si aggiornano, comprese quelle da parte dei candidati.
Con migliaia di curricula che arrivano e selezioni vaste da fare non è raro che alcune aziende ricorrano a sistemi automatizzati. La pazienza e il tempo per sfogliare pagine e pagine di esperienze lavorative e competenze sono ormai scarsi. Il risultato purtroppo è che anche candidati promettenti rischiano di perderci, ma c’è chi ha pensato di farsi furbo e usare la stessa arma contro i selezionatori. Per di più ottenendo un successo su tutta la linea.
Si tratta di un utente della community di Reddit che ha voluto condividere online il suo sistema per passare senza problemi colloqui anche molto impegnativi. Senza prepararsi adeguatamente alle domande non ha fatto altro che ricorrere a uno degli strumenti tecnologici più in voga del momento, ChatGPT.
Ogni quesito posto durante il colloquio ha ricevuto una risposta generata dal chatbot, a cui probabilmente il candidato aveva chiesto anche di usare un linguaggio adeguato alla situazione. Data la fama di questo prodotto di OpenAI non stupisce che gli esaminatori abbiano assegnato senza problemi il posto di lavoro al candidato truffaldino. Molto probabilmente una posizione di rilievo considerato il compenso (75.000 dollari l’anno).
Un’arma a doppio taglio anche per i candidati
La rivelazione su Reddit da parte dell’utente oltre a mettere per iscritto i sensi di colpa che costui ha sperimentato dopo l’accaduto mette in luce un aspetto importante. Usare ChatGPT ha favorito un candidato impreparato quasi sicuramente a discapito di altre persone più esperte che hanno semplicemente usato le proprie conoscenze per rispondere. Battere un algoritmo simile in termini di tempo e informazioni è arduo e scoprire di aver perso un’occasione per un motivo simile molto frustrante.
Non stupisce quindi che il truffatore ci abbia ripensato chiedendosi se accettare il posto o rinunciare, sapendo di non essere la persona più indicata. Inoltre se tutti ricorressero a simili sistemi sarebbe impossibile valutare il candidato migliore e il trucco sarebbe lampante.
Inoltre c’è da tenere conto che usare i chatbot per rispondere al posto nostro crea svantaggi anche a chi non è madrelingua e può intendere male le domande. Questo però non significa che ChatGPT sia da condannare, anzi potrebbe essere usato in modo costruttivo per allenarsi a rispondere a delle possibili domande. Come qualsiasi altra innovazione tecnologica, l’importante non è quanto sia performante, ma l’uso che se ne fa. Qualsiasi oggetto nelle mani sbagliate può diventare pericoloso, ma ciò non ne limita certo l’utilità né tantomeno l’opportunità di usarlo. Basta solo farlo con coscienza.