Truffa al telefono, si può dormire sonni tranquilli? Secondo l’antitrust a quanto pare, proprio no! Ecco l’amara sanzione, fuori la verità.
Se le sanzioni arrivano… la tasca duole! Le truffe al telefono sono una questione ormai che è entrata a far parte dell’immaginario comune, così tanto da spaventare quando si alza la cornetta del ricevitore.
Sia che si tratti di telefonia fissa che mobile, di alcuni operatori non ci si libera proprio mai. Adesso, l’Antitrust però ha deciso di vederci chiaro, ed in seguito alle indagini fatte si è giunti alla conclusione di una gravissima sanzione. Ecco la verità di quanto accaduto e a quanto ammonterebbe il costo. In tenera età si pensava che i ladri fossero tutti gentiluomini come Arsenio Lupin, ma a conti fatti, la verità è molto più complessa. Oggigiorno si utilizzano stratagemmi di varia natura pur di prelevare del denaro a vittime ignare, ma la situazione in questione diventata ormai insostenibile, ha trovato la battuta d’arresto tanto desiderata.
Si parla del caso delle utenze e di cessazione di queste ultime. La sanzione ammonta ad un cifra elevata, proprio perché il danno e la beffa sono state importanti. Le istruttorie dell’Antitrust hanno rilevato i comportamenti illeciti, mostrando un quadro criminale davvero ben architettato. Ecco la truffa e come si è risolta.
Truffa al telefono, ecco cosa è successo: sanzione antitrust, è grave!
Di certo, se si parla di Arsenio Lupin di turno, ci sono anche delle vittime. Queste sono tutti i contribuenti ignari di quanto stava accadendo, sopraffatti da un sistema criminale perpetrato da anni, e che adesso ha trovato la sua battuta d’arresto. Sono emerse criticità interne che non lasciano più spazio al dubbio.
L’Antitrust è paladina contro gli operatori telefonici Wind, Vodafone, Telecom e Fastweb, i quali hanno causato gravi danni agli ex operatori. Prosecuzione di fatturazione anche dopo la recessione dei contratti, tutto frutto di una strategia che ha posto gli utenti anche nel caso in cui si avessero scelto un altro operatore, a continuare a pagare.
Si parla complessivamente di 1 milione di euro di sanzione, ma singolarmente ogni compagnia ha le sue responsabilità e colpe. Infatti, non tutte pagheranno la stessa somma. La Vodafone deve riscuotere 400 mila euro, la Wind 300 mila euro, la Telecom 200 mila euro, ed infine la Fastweb 100 mila euro. Le criticità interne in questione non solo fanno riferimento a continui pagamenti illeciti, ma anche il fatto che le vittime sono state vittime di doppia fatturazione.
La causa sarebbe legata a disallineamenti tecnici e ad anomalie tra sistemi di gestione informatica. In conclusione, le compagnie telefoniche sono state diffidate dal continuare a concretizzare il comportamento illecito e devono rispondere entro 90 giorni dall’avviso, comunicando le iniziative per cessare la condotta criminosa.