Le agevolazioni per le famiglie in Italia con il Governo Meloni si sono moltiplicate. Sfruttando queste e qualche trucco si pagano meno tasse.
Il nucleo familiare è l’unità di base di cui si costituisce la società italiana. L’attuale Governo sta facendo di tutto per permettere alle famiglie di mantenersi senza finire sul lastrico, ma una famiglia deve sapersi aiutare anche da sola. Ecco qualche trucco per risparmiare sulle tasse.
Avere una famiglia numerosa è senza dubbio un problema a livello economico, ma permette l’accesso a parecchi vantaggi a livello di aiuti. Il Governo Meloni ha messo in campo molti aiuti per le famiglie, soprattutto per le famiglie numerose, in modo che possano andare avanti con le proprie vite senza fare eccessivi sacrifici. Il primo sostegno per le famiglie a cui si pensa è l’assegno unico universale, un importante sussidio in aiuto delle coppie con figli. L’assegno garantisce un aiuto mensile di 189,20 euro per ogni figlio a carico, con ulteriori aumenti se si hanno più di 2 figli.
Per essere contati come “a carico” i figli devono essere ascritti nel documento denominato stato di famiglia, che stabilisce quali sono le persone legate da legami parentali che abitano nella stessa abitazione di residenza. Nello stato di famiglia possono essere ascritti non soltanto i figli, ma anche genitori della coppia, o altri parenti. Avere molti parenti nel nucleo familiare significa poter ottenere molti più aiuti da parte dello Stato ed evitare di pagare alcune tasse. Con un nucleo familiare numeroso, per esempio, si abbassa il valore ISEE, quindi si pagano meno tasse sul reddito e si ha accesso a molti bonus interessanti, come il già citato assegno unico o il reddito di cittadinanza, fino al bonus ristrutturazioni.
Gli aiuti alle famiglie numerose sono molto generosi, ma hanno un limite preciso che è quello del reddito della famiglia stessa. C’è un preciso momento in cui non conviene più avere i propri figli tra i piedi sotto il profilo dell’ottimizzazione delle tasse e del risparmio: quando cominciano a lavorare. La produzione di reddito da lavoro segna il momento in cui i figli non sono più regolarmente a carico della famiglia.
Questo evento ha delle ripercussioni su tutti i documenti e le agevolazioni, visto che con l’arrivo di nuovi redditi da lavoro si alza immediatamente anche il reddito familiare. Nella maggior parte dei casi questo comporta un aumento del valore ISEE che porta poi alla perdita di molti benefici collegati ad un ISEE basso.
La cosa migliore da fare quando un proprio figlio comincia a produrre reddito da lavoro è mandarlo via di casa. Può suonare brutale, ma va a beneficio di tutti. Se i figli che hanno cominciato a lavorare lasciano la casa dei genitori formando nuovi nuclei familiari, entrambi potranno beneficiare di nuove agevolazioni date a singoli nuclei con reddito basso.
In molti casi questa possibilità viene presa a prescindere, visto che una volta ottenuto un lavoro stabile un figlio vorrà di propria volontà andarsene da casa e vivere per conto proprio, ma è bene sapere che va a vantaggio di tutti che questo passaggio avvenga.
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