In caso di cambio operatore molti utenti si trovano di fronte ad una vera e propria batosta: l’obbligo di pagare la doppia bolletta.
Quando si cambia operatore può succedere, con una certa frequenza, che arrivi una doppia bolletta, da un lato quella dell’operatore in uscita e dall’altra quello in entrata. Il problema quindi è che ci si trovi a pagare in un mese due attività diverse e quindi quasi il doppio.
In generale è utile valutare sempre con attenzione ciò che è riportato a livello contrattuale quindi cosa è possibile o meno ottenere. In alcuni casi si può rescindere il contratto senza penali, in altri bisogna pagare sempre un supplemento, in altri casi invece non è possibile farlo prima di certi termini.
La doppia bolletta non è sempre lecita per questo è fondamentale fare attenzione ai costi che vengono aggiunti, perché non è detto che siano da pagare. Per evitare di cadere in errore è utile controllare la data in cui viene staccata la fornitura e quella in cui avviene il nuovo allaccio, il conteggio deve coprire solo ed esclusivamente il periodo, non può riferirsi ad un mese intero. Anche se avete la tariffa fissa è dovere dell’azienda conteggiare la percentuale da pagare, non si può generalizzare.
Doppia bolletta al cambio operatore: attenzione!
Quindi se un cittadino ha fruito di un servizio per 20 giorni dovrà pagare quella data percentuale rispetto al costo mensile stabilito. Lo stesso vale per il nuovo operatore, può calcolare solo l’effettivo consumo dal momento in cui è stato attivato il servizio. Purtroppo in alcuni casi c’è chi tende a “generalizzare” ma secondo la legge questo non è lecito.
La doppia bolletta quindi può coesistere laddove si vadano a coprire periodi diversi e sempre relativamente alla comunicazione data, non può invece essere una doppia tariffazione completa perché non è previsto dalla legge il pagamento a due gestori per il medesimo servizio. Solo uno avrà fornito qualcosa, l’altro sicuramente sta abusando di quanto dovuto.
Questi problemi sorgono spesso con le bollette del telefono, quando si passa da un operatore all’altro ci sono situazioni di questo tipo. La doppia fatturazione è un’irregolarità ma è utile conoscere le pratiche e anche cosa c’è scritto nella Carta dei servizi di quell’azienda. Molti tendono a non leggere questi documenti e si ritrovano con voci di spesa da saldare. Un esempio comune è Telecom che prevede 5 euro come costo di disattivazione della linea e 30 euro in caso di cessazione, indipendentemente da quale sia il motivo. Anche se avete terminato quindi il periodo di vincolo contrattuale, anche se l’intestatario è deceduto o c’è un altro motivo valido, bisogna saldare l’importo.
Per qualunque tipo di lamentela o segnalazione è possibile fare riferimento ai canali preposti, inviando una raccomandata o una PEC con spiegazione dettagliata o richiesta di chiarimenti. In questo modo l’utente, laddove ci sia effettivamente un errore, può avere la rettifica della doppia bolletta e pagare solo quando dovuto.