Se un lavoratore riporta una condizione come causa diretta del lavoro questa si chiama malattia professionale. Ecco quelle riconosciute nel 2023.
Lavorare a lungo o per tanto tempo con determinati materiali o sottoponendo il proprio corpo a determinati sforzi può essere deleterio per l’organismo a lungo andare. Quando sopraggiungono le malattie professionali, il lavoratore a diritto a delle tutele che non può farsi sfuggire.
Una malattia professionale è un tipo di condizione che lo Stato riconosce ad un lavoratore che ha subito danni all’organismo in seguito alla propria attività lavorativa. Si tratta di malattie o condizioni che danno diritto al lavoratore ad alcune tutele importanti, visto che ha letteralmente messo in gioco la propria salute in nome del proprio lavoro. Malattie di vario tipo possono sopraggiungere in seguito all’esposizione prolungata ad agenti chimici, fumi o radiazioni, compimento di sforzi prolungati nel tempo. Tutte situazioni in cui un lavoratore può trovarsi nella propria attività lavorativa. Pensiamo per esempio a chi lavora in una fabbrica in cui si utilizzano prodotti chimici, che possono essere inspirati, oppure chi lavora in una discarica, dove è continuamente esposto al pericolo di infezioni o ai fumi degli inceneritori.
Esiste un apposito elenco di malattie professionali che lo Stato riconosce che, qualora si riuscisse a dimostrare che sono collegate all’attività lavorativa, concedono al lavoratore che ne è vittima una serie di agevolazioni e tutele che non avrebbe altrimenti. Le malattie sono riconosciute dall’INAIL e sono divise in 3 liste a seconda della probabilità di contrazione di tali malattie in caso si svolgano determinate attività.
La lista delle malattie professionali riconosciute dallo Stato
La prima Lista di malattie professionali prevede quelle malattie a più alta probabilità di contrazione. Vi rientrano:
- Malattie provocate da agenti chimici, come quelle provocate dal rame, acido solforico o cloruro di vinile;
- malattie provocate da agenti fisici, come movimentazione di manuale di carici ripetuta. Questo porta a ernie, microtraumi, tunnel carpali o altre problematiche;
- malattie causate da agenti biologici, come virus o batteri. Tra queste rientrano l’HIV e l’epatite A, B o C;
- malattie all’apparato respiratorio causate da fumi o gas di saldatura;
- malattie cutanee, come quelle causate dall’esposizione a radiazioni, dagli infrarossi o dalla fibra di vetro;
- patologie tumorali, come quelle causate dall’arsenico o dalla polvere di legno.
La seconda Lista prevede malattia a ridotto rischio di contrazione. Vi rientrano:
- malattie provocate da agenti chimici come l’artrite reumatoide causata dalla fibra cristallina;
- malattie causate da agenti fisici, come la tendinite al tendine d’Achille e microtraumi per posizioni non corrette dei piedi assunte per molto tempo;
- malattie tumorali causate dalla raffinazione del petrolio, benzene o radiazioni ionizzanti;
- malattie psichiche o psicosomatiche causate dall’organizzazione del lavoro, come il disturbo post traumatico cronico da stress.
Nella terza Lista rientrano le malattie professionali che hanno una bassa probabilità di essere contratte sul lavoro. Tra queste rientrano:
- malattie causate da agenti chimici come quelle causate da fibre ceramiche;
- malattie causate da agenti fisici come quelle causate da posizioni incongrue che portano a microtraumi agli arti superiori;
- tumori professionali, come quelli causati dal cloruro di vinile o dal cobalto.