Arriva un nuovo bonus da 150 euro, si tratta di un’indennità una tantum. Chi può riceverlo? E come? Ecco tutti i requisiti e le scadenze fissate dall’INPS per il sostegno
Nel quadro delle ulteriori misure urgenti varate in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del PNRR, si rinnova un’indennità introdotta l’anno scorso. Un bonus una tantum da 150 euro, di cui si ha avuto notizia tramite una notifica apparsa nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale, n. 223 del 23 settembre 2022.
Il bonus è infatti relativo al decreto-legge del 23 settembre 2022, n. 144. Un’agevolazione voluta dal Governo Draghi, sotto forma di provvedimento speciale approvato come decreto. Nell’articolo 19 di questo provvedimento è prevista appunto la corresponsione di un’indennità una tantum in favore dei pensionati e di altre categorie di soggetti. L’art. 19 del decreto Aiuti-ter favorisce dunque la corresponsione di un’indennità una tantum dell’importo di 150 euro a varie categorie. L’INPS ha fornito nel novembre scorso tutte le istruzioni applicative e contabili del provvedimento: come presentare la domanda, qual è la tipologia dei trattamenti, quasi sono i requisiti per l’accesso all’indennità e le modalità di erogazione.
Partiamo dalla scadenza: la domanda per l’accesso al bonus da 150 euro può essere presentata dai lavoratori interessati fino al 31 gennaio 2023. Possono richiedere l’agevolazione i soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale. Ma anche titolari di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, o di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022. Tutti questi soggetti devono essere in possesso di un reddito personale assoggettabile a IRPEF che al netto dei contributi previdenziali e assistenziali non superi per l’anno 2021 i 20.000 euro.
Il bonus va anche ai lavoratori domestici già beneficiari dell’indennità del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, e ai percettori di l’indennità di disoccupazione agricola, di competenza del 2021, ai titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di cui all’articolo 409 del codice di procedura civile e ai dottorandi e agli assegnisti di ricerca iscritti alla Gestione separata di cui all’articolo 2.
L’INPS ricorda che tutti questi soggetti non devono avere un reddito, derivante da vari rapporti, superiore a 20.000 euro per l’anno 2021. Godono poi del bonus i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo (FPLS) che nel 2021 hanno almeno 50 contributi giornalieri versati, e i nuclei beneficiari del Reddito di cittadinanza.
Poi ci sono aiuti sempre con assegno da 150 euro Bonus per gli autonomi senza partita IVA. Si tratta sempre di un aiuto sotto forma di indennità una tantum per professionisti stabilita dal Decreto Aiuti Quater. Per accedere al bonus ci si può rivolgere a un patronato oppure trasmette la domanda online accedendo al sito web ufficiale dell’INPS nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”.
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