Arriva il bonus contributi 2023, che sarà caricato direttamente in busta paga: ecco a quanto ammonta e chi lo riceverà
I bonus rappresentano da qualche anno la speranza di molte persone. Sono davvero poche quelle che riescono ad arrivare a fine mese senza disagi. Purtroppo le famiglie più precarie non riescono a gestire tutti i costi che ci sono a fine mese. Anche se adesso si parla di una probabile riduzione dell’inflazione, fino ad oggi è stato un incubo, soprattutto per le famiglie più numerose.
Per fortuna i bonus e gli incentivi hanno aiutato molto. Numerosi bonus che avevano scadenza a dicembre 2022 sono stati prorogati a gennaio. Ricordiamo il bonus sulla prima casa under 36, ma anche il bonus psicologo e il bonus Carta Acquisti. Questa è davvero importante per le famiglie, soprattutto quelle che hanno maggiore difficoltà. Questa infatti è destinata a coloro che si trovano in condizione di povertà.
Questa viene infatti caricata di circa 80 euro ogni due mesi e serve per pagare beni di prima necessità come i beni alimentari e i servizi come le bollette. Tra i bonus nuovi, invece, ci sono il bonus acqua potabile, bonus Irpef, quello destinato alle casalinghe, il bonus biciclette e altri ancora. Tra quelli ricorrenti c’è sicuramente il Bonus Contributi direttamente in busta paga. Scopriamo a quanto ammonta e soprattutto chi sono i beneficiari.
Bonus contributi 2023 in busta paga: come funziona
In tutte le buste paga stanno caricando un bonus che in base allo stipendio può essere più o meno alto. L’importo però deve essere inferiore a 2.692 euro nel periodo che va dal primo gennaio al 31 dicembre 2023, compresa la tredicesima. Si tratta del bonus contributi che rappresenta uno sgravio contributivo che è stato introdotto dal nuovo esecutivo con a capo Giorgia Meloni. Lo scopo era ridurre il cuneo fiscale, cioè la differenza tra importo netto e lordo.
Se quindi un lavoratore percepisce uno stipendio più basso della media, verserà meno contributi all’INPS. Questo non inciderà sulla pensione, perché i contributi mancanti saranno compensati dall’INPS. Questo bonus è già attivo in numerose aziende ma molti percettori non ne sono ancora del tutto consapevoli. Questo succede perché l’importo non subito salta all’occhio perché non abbastanza alto.
A beneficiarne sono tutti coloro che prendono uno stipendio che non supera l’importo di 1.923 euro. L’aumento non è enorme ma è importante. Gli stipendi che vanno da 1923 a 2692 euro avranno una riduzione del 2%. Si va a risparmiare fino a 53,84 euro al mese che ammontano circa a 699,92 euro all’anno. Su una retribuzione di circa 1600 euro, si va a risparmiare circa 32 euro mensili e 416 euro annui. Gli stipendi al di sotto a 1923 euro, avranno invece uno sgravo del 3%. Si va a risparmiare circa 57,69 euro quindi 749,96 euro annui.