Chi siamo

Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Sei in affitto? Non fare l’errore di molti italiani: così recuperi parte dei costi che sostieni annualmente

Foto dell'autore

Paolo Pontremolesi

In Italia, le detrazioni fiscali per gli affitti possono essere ottenute in alcune situazioni specifiche. Vediamo insieme quali sono.

Molti italiani non lo sanno, ma la detrazione per le spese di affitto dell’abitazione principale è una delle detrazioni fiscali che possono essere richieste tramite la dichiarazione dei redditi con il modello REDDITI o Modello 730.

Case in affitto, deduzioni fiscali
Case in affitto: come dedurre le spese dalla dichiarazione dei redditi (Ilovetrading.it)

Ciò consente di dedurre l’affitto pagato nell’anno precedente dalle tasse da versare. Questa detrazione fiscale per l’affitto è utilizzabile solo se si ha un reddito assoggettato a IRPEF, come il lavoro dipendente o autonomo.

Ci sono alcuni casi ben definiti per le detrazioni fiscali per l’affitto che dipendono dai soggetti che richiedono la detrazione, dal tipo di contratto stipulato e dal reddito percepito durante l’anno. Queste detrazioni non sono cumulabili, ma il contribuente può scegliere quella che gli è più favorevole. Inoltre, se il contratto di locazione è intestato a più soggetti, ciascuno di essi può beneficiare della detrazione “pro quota” in base alla quota del contratto intestata, facendo riferimento al proprio reddito complessivo.

In quali casi è possibile dedurre le spese di affitto?

Andiamo a vedere nel dettaglio tutte le possibili detrazioni sull’affitto e tutti i soggetti che possono usufruirne.

  • Inquilini a basso reddito con un contratto a canone libero (contratto 4+4, Legge 431/1998):
    • 300 euro, con reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro;
    • 150 euro, con reddito complessivo superiore a 15.493,71 euro e inferiore a 30.987,41 euro.
  • Inquilini a basso reddito con contratto a canone concordato:
    • 495,80 euro, con reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro;
    • 247,90 euro, con reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro e inferiore a 30.987,41 euro.
  • Giovani che vivono in affitto con età compresa tra i 20 e 31 anni non compiuti:
    • 991,60 euro o fino al 20% dell’affitto di detrazione, se superiore alla soglia minima, per un importo massimo di 2.000 euro, per i primi quattro anni di canone di affitto, se il reddito complessivo è inferiore a 15.493,71 euro.
      Per avere diritto all’agevolazione affitto per giovani, è sufficiente che il richiedente abbia compiuto l’età massima prevista entro il periodo d’imposta in corso. Ciò significa che, ad esempio, se un giovane ha compiuto 31 anni in un determinato anno, avrà ancora diritto all’agevolazione per tutto l’anno in corso. In pratica, è sufficiente che il requisito dell’età sia soddisfatto anche solo per una parte del periodo d’imposta per poter usufruire dell’agevolazione per l’intero anno.
      Affitto e detrazioni fiscali, cosa dicono le norme
      Affitto di una casa e detrazioni fiscali, cosa dice la norma (Ilovetrading.it)
  • Lavoratori che hanno trasferito o trasferiscono la propria residenza:
    • di 991,60 euro, con reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro ed esclusivamente per i primi tre anni di affitto;
    • oppure di 495,80 euro, con reddito complessivo compreso tra i 15.493,72 e 30.987,41 euro ed esclusivamente per i primi tre anni di affitto;
    • In questo caso, è però necessario soddisfare anche altri requisiti:
      • avere un contratto di lavoro dipendente;
      • trasferire la residenza nel comune di lavoro e che tale comune disti almeno 100 km dal comune di provenienza o in una regione diversa da quella di provenienza;
      • essersi trasferito nei tre anni precedenti.
  • Studenti universitari fuori sede:
    • 19% del canone d’affitto, calcolabile su un importo comunque non superiore a 2.633 euro. La condizione, però, e che gli immobili oggetto di locazione siano situati nello stesso comune in cui ha sede l’università o in comuni limitrofi e siano distanti almeno 100 Km dal comune di residenza. Anche in questo caso è necessario soddisfare altri requisiti:
    • la casa in affitto deve trovarsi nello stesso comune dell’Università frequentata o in un comune limitrofo;
    • l’inquilino deve essersi trasferito per frequentare specificamente l’Università e non corsi post laurea, come master, dottorati di ricerca o corsi di specializzazione;
    • il contratto di locazione non deve essere un contratto di sublocazione.
@commercialista_allievi Ecco un’agevolazione per chi è in affitto #imparacontiktok #commercialista #affitto #prenderecasa #primacasa ♬ suono originale – Commercialista Allievi

Questo è quanto previsto dalle norme nazionali per la detrazione delle spese d’affitto dalla dichiarazione dei redditi. Se sei confuso e ti stai chiedendo se anche tu hai diritto a queste detrazioni, non esitare a chiedere a un commercialista.

Gestione cookie