Finalmente potremo tirare un sospiro di sollievo e dire addio alle bollette salate. Vediamo che cosa accadrà a breve.
Le bollette di luce e gas sono una delle spese che impatta maggiormente sul bilancio delle famiglie. Ma a breve potremo dire addio alle bollette da incubo. In questo articolo vi spiegheremo che cosa cambierà.
Da un anno a questa parte ci siamo trovati a dover fare i conti con un rialzo dei prezzi che non si registrava da anni. Dal cibo fino ai farmaci abbiamo visto prodotti aumentare anche di oltre il 100%. Sicuramente uno dei settori in cui i rialzi sono stati più evidenti è quello energetico. Le bollette di luce e gas, nell’ultimo anno, sono lievitate mettendo in ginocchio milioni di famiglie, specialmente, quelle con redditi più bassi.
Tuttavia, dopo mesi bui, finalmente una buona notizia: a breve potremo dire addio alle bollette salate degli ultimi mesi e tirare tutti un sospiro di sollievo. Le preoccupazioni legate alle bollette stanno rapidamente crescendo in quanto, a partire dal 2024, entreremo tutti nel mercato libero. La corsa al fornitore più conveniente è già iniziata. Nell’immediato, però, arrivano buone notizie sul fronte luce e gas.
Ecco perché avremo bollette più leggere
Gli utenti del mercato tutelato nel prossimo trimestre avranno delle bollette meno pesanti. Il risparmio sarà di circa il 55%. Dal primo aprile 2023, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per il cliente tipo sarà di 23,75 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. Questa decrescita dell’ammontare delle bollette è dovuta al fatto che nel primo trimestre del 2023 c’è stato un importante calo delle quotazioni del gas all’ingrosso. Il calo delle quotazioni del gas è da ricondursi a molteplici fattori. In primis ha avuto un ruolo determinante la riduzione della domanda europea di gas che è scesa del 13%; hanno giocato un ruolo decisivo anche i nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e la rigassificazione in Europa.
A ciò bisogna aggiungere che le temperature miti dell’inverno 2022-2023, hanno favorito un limitato utilizzo degli stoccaggi europei che a metà marzo erano ancora pieni al 57% circa della loro capacità. In questo quadro anche le quotazioni a termine dell’energia elettrica si sono mosse verso il ribasso, dopo i forti cali già registrati. Già nel primo trimestre 2023 il prezzo unico nazionale dell’elettricità (Pun) infatti è risultato in calo del 36% rispetto agli ultimi mesi del 2022.
Per ogni buona notizia tuttavia ce ne è sempre una meno buona. Dal primo aprile infatti, il Governo Meloni ha deciso di riattivare gli oneri generali di sistema che torneranno a gravare sulle bollette della luce. Mentre per quanto riguarda il gas gli oneri saranno azzerati anche per i prossimi tre mesi, cioè fino alla fine di giugno. L’Esecutivo comunque, per dare un sostegno a chi davvero è in difficoltà, ha riconfermato gli aiuti in bolletta ma soltanto per le famiglie con livello Isee fino a 15.000 euro che sale a 30.000 in caso di nuclei familiari con almeno 4 figli a carico.