La possibilità della guerra nucleare è svanita dalle preoccupazioni che influenzano le borse, ma questo può essere un errore.
Mai siamo stati così vicini ad una guerra nucleare che vede contrapposti il blocco NATO alla Russia. Le vecchie paure della guerra fredda si sono clamorosamente materializzate lo scorso anno nell’invasione dell’Ucraina. Il governo di Vladimir Putin ha più volte minacciato l’utilizzo di armi nucleari.
Nonostante la politica del disarmo degli anni ’80, la Russia oggi gode di un arsenale nucleare imponente. L’invasione dell’Ucraina è stata motivata dai leader russi che l’hanno giustificata definendola una strategia difensiva dall’assertività della NATO. Nella narrativa di Putin la NATO si sta espandendo fino a minacciare la Russia e i suoi alleati. Anche la Cina sembra non gradire l’espansionismo NATO e in qualche modo giustifica l’invasione dell’Ucraina.
La tensione cresce ma la borsa non ci pensa
Questa retorica che sembra essere condivisa dalla maggioranza del popolo russo potrebbe offrire il pretesto a Putin per utilizzare le armi nucleari. I report della NATO a più riprese hanno sostenuto come questa possibilità sia concreta. Al momento dell’invasione dell’Ucraina le borse hanno reagito con nervosismo ma poi questo nervosismo sembra svanito nel nulla. Gli elementi che oggi sembrano fare pressione sui mercati finanziari sono l’inflazione e l’aumento dei tassi voluto dalle banche centrali.
Anche la possibilità di una recessione economica e la crisi delle banche impensieriscono le borse. Nei sondaggi che vengono fatti ai grandi player del mondo finanziario emerge come il rischio di una guerra nucleare sia poco o nulla presente tra gli elementi che possono condizionare i mercati finanziari. In un certo senso è come se ci si fosse abituati alla possibilità di una escalation nucleare e il peso psicologico di questo evento fosse stranamente svanito.
La Russia con le spalle al muro diventa pericolosa
La possibilità di una guerra nucleare è sempre presente anche perché la Russia si avvicina al default. Una volta che la Russia sia andata a finire in default i giochi sarebbero finiti e si dovrebbe arrendere alla NATO. Molti analisti sostengono che Putin prima di arrivare con le spalle al muro si giocherebbe la carta dell’offensiva nucleare piuttosto che dichiararsi sconfitto.
Il popolo russo è un popolo fiero e tanti appoggerebbero questa scelta. In questi scenari non c’è nulla di certo e la speranza è sempre quella che la Russia possa cedere alle richieste occidentali e liberare l’Ucraina. Canali di trattative stanno cercando di trovare una pace in questa vicenda così dolorosa. Tuttavia secondo alcuni esperti la borsa sta pesantemente sottovalutando il rischio bellico che continua ad essere presente anche se oggi appare in qualche modo dimenticato.