Sono ormai praticamente ovunque e rappresentano una realtà. Ecco quanto guadagnano i negozi cinesi in Italia: ecco le cifre
Negli ultimi anni, i negozi cinesi si sono diffusi in modo capillare in Italia, diventando una realtà assodata per molti consumatori.
Nonostante ciò, la curiosità verso di loro rimane alta: quanti soldi riescono a guadagnare? In questo articolo, analizzeremo i numeri del settore e cercheremo di capire come mai i negozi cinesi sono riusciti a conquistare una così grande fetta di mercato.
Quanto guadagnano i negozi cinesi in Italia
I negozi cinesi si distinguono per la vasta gamma di prodotti offerti, che spaziano dal cibo alla tecnologia, dai vestiti agli oggetti per la casa. Proprio la loro capacità di soddisfare ogni esigenza a prezzi contenuti ha fatto sì che diventassero un punto di riferimento per molti consumatori. Tuttavia, nonostante la loro diffusione in Italia, non è sempre chiaro quali siano gli introiti effettivi di queste attività commerciali. Nel resto dell’articolo, quindi, andremo ad approfondire il tema mostrando quanto guadagnano i negozi cinesi nel nostro Paese.
I negozi cinesi in Italia offrono una vasta gamma di prodotti a prezzi contenuti, diventando un punto di riferimento per molti consumatori. Secondo i dati aggiornati al 2021-2022, questi negozi guadagnano in media tra i 3.000 e i 4.000 euro al mese, con alcune attività che superano questa cifra. La presenza degli imprenditori cinesi in Italia è diffusa, con oltre 50.797 titolari di attività, concentrati principalmente nelle province di Milano, Prato, Firenze, Roma e Napoli. Questi imprenditori sono noti per la loro voglia di lavorare, che a volte può risultare anche eccessiva. La Camera di Commercio di Milano ha reso noti questi dati che mettono in luce l’ormai affermato fenomeno dei negozi cinesi in Italia.
Tra le caratteristiche del popolo cinese, che ha conquistato l’Italia con i suoi negozi, c’è la capacità di risparmio e la puntualità nei pagamenti e nella gestione degli scontrini. Un altro punto di forza è il fatto che non chiedono prestiti alle banche per l’apertura dei loro negozi, ma si prestano soldi tra di loro con tassi vantaggiosi, evitando così di indebitarsi con le banche. In base ai numeri del Registro delle imprese, sono quasi 20.000 gli imprenditori cinesi attivi nel commercio, 17.000 nel manifatturiero, 7.000 specializzati in alloggi e ristorazione e 4.000 che prestano servizi alla persona.