Il Decreto Bollette ha introdotto una novità importante per i contribuenti, che potranno ora correggere le irregolarità formali. Vediamo meglio come funziona.
Il Decreto Bollette, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 marzo 2023, è una legge italiana che prevede una serie di misure per semplificare la gestione delle bollette e dei pagamenti delle utenze domestiche. Inoltre, il Decreto Bollette prevede anche la cosiddetta “tregua fiscale”.
In pratica, con “tregua fiscale” si intenda la possibilità per i contribuenti di sanare le proprie irregolarità fiscali versando una somma fissa e minima di denaro. La misura si rivolge a tutti i contribuenti che hanno commesso errori in materia di IVA o di F24, e consente loro di correggere tali errori versando due rate da 100 euro ciascuna. La sanatoria prevista nel decreto riguarda quindi gli errori formali, ovvero le violazioni che non hanno un impatto diretto sulle imposte versate o sulla base imponibile su cui le imposte si calcolano, come ad esempio gli errori nella presentazione delle dichiarazioni annuali o nella tenuta delle scritture contabili. Questi errori solitamente vengono sanzionati a livello amministrativo con multe fisse tra un importo minimo e uno massimo.
Il decreto prevede che gli errori che possono causare sanzioni amministrative e pecuniarie possano essere corretti mediante il versamento di due rate da 100 euro ciascuna, per un totale di 200 euro. Questa misura ha lo scopo di aiutare i contribuenti a mettersi in regola con le tasse, spostando in avanti le scadenze per i versamenti e consentendo di correggere gli errori in modo semplice ed economico.
Le scadenze dei versamenti prima rata e seconda rata
Il termine per il versamento della prima rata era inizialmente previsto per il 31 marzo 2023. Il nuovo Decreto ha invece spostato in avanti la scadenza per questi versamenti:
- La prima rata è in scadenza il 31 ottobre 2023.
- La seconda rata è in scadenza il 31 marzo del 2024.
In questo modo, i contribuenti hanno più tempo a disposizione per mettere a posto la propria posizione nei confronti delle tasse.
Il Decreto mira a ridurre le spese delle famiglie italiane per le bollette dei servizi pubblici essenziali, come l’energia elettrica, il gas, l’acqua e i servizi di telecomunicazione. Tra le misure previste dal Decreto Bollette ci sono la semplificazione delle tariffe, la riduzione dei costi di attivazione e disattivazione dei servizi, l’obbligo per le società di servizi di fornire informazioni più chiare e trasparenti sulle bollette e sui contratti, nonché l’adozione di misure per combattere il fenomeno dell’evasione fiscale.