Ecco i nuovi aumenti di stipendio. Le cifre sono state appena sbloccate e vediamo chi ne beneficia.
Gli stipendi hanno subito vari ritocchi nell’arco del 2023 a causa del rinnovo dei contratti collettivi di lavoro e della riforma fiscale. Il Governo è intervenuto con un taglio delle tasse e un piccolo taglio del cuneo fiscale. A farla da padrone sui ritocchi degli emolumenti previsti per i dipendenti sono i rinnovi dei contratti.
Dopo il personale medico, anche il personale della scuola percepisce un incremento di stipendio. L’aumento per i docenti deciso alla fine del 2022 passa da 100 a 124 euro lordi al mese. 300 milioni di euro stanziati nella Legge di bilancio sono stati sbloccati e ci si allinea con gli accordi con i sindacati stipulati a novembre. 101 euro di aumento erano già stati raggiunti con l’accordo per il rinnovo del contratto siglato il 6 dicembre. Altri 23 euro arrivano con questo sblocco appena comunicato e si giunge a 124. Il nuovo aumento arriva in busta paga tra aprile e maggio.
Aumenti forti per il mondo della scuola e non solo
La deputata leghista Giovanna Miele lo ha comunicato alla stampa. Riguarderà la parte fissa della retribuzione per i docenti e per il personale ATA, quelli che un tempo venivano chiamati bidelli. I beneficiari degli aumenti hanno diritto agli arretrati maturati nel 2022. L’incremento sarà proporzionale alla posizione lavorativa.
A farla da padrone saranno gli anni di servizio che saranno la cartina di tornasole per stabilire gli incrementi. Le organizzazioni sindacali si dicono soddisfatte ma oggi si battono su altri temi come le domande di mobilità e una maggiore uniformità di trattamento tra i docenti. Un tema forte e trasversale tra le organizzazioni sindacali resta quello dei più poveri e della battaglia per il salario minimo e per il Reddito di base universale.
Gli aumenti per tutti arrivano ad aprile
Gli stipendi di aprile saranno più alti perché entra in campo il taglio del cuneo fiscale scattato a marzo. Il taglio oscilla tra il 2 e il 3%. Questo aumento equivale a qualche decina di euro al mese. Per uno stipendio di 800 euro mensili l’aumento è di 24 euro. Per chi percepisce stipendi di 1600 euro l’aumento sarà di 31 euro mensili. Uno stipendio di 1800 euro beneficia di un incremento di 36. I lavoratori del settore commercio, terziario e grande distribuzione avranno ulteriori 150 euro di aumento come seconda trance del bonus stabilito per la categoria.