Arrivano le nuove comunicazioni dall’AdE. Attenzione a cosa succede e come stare in regola.
L’Agenzia delle Entrate comunica con una certa regolarità nei confronti dei cittadini. Sono molteplici le ragioni per le quali può raggiungere i contribuenti ma praticamente mai sono ragioni allegre. Quando arriva una comunicazione dell’Agenzia per il cittadino è un momento di ansia perché quasi certamente c’è qualche cosa da pagare.
Ultimamente l’amministrazione finanziaria sta contattando gli italiani per metterli in guardia relativamente a nuove truffe che possono colpirli. Il 14 marzo l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul sito un avviso su questa questione. Numerose false comunicazioni che l’Agenzia definisce una “ondata di diffusione di un malware” stanno raggiungendo gli italiani.
Come funzionano queste comunicazioni e cosa si rischia
I meno esperti cadono nella trappola e credono che ci siano presunti rimborsi. L’Agenzia delle Entrate specifica che la falsa email per irretire le potenziali vittime parla di un rimborso che avrebbero diritto a ricevere. Questi messaggi parlano di uffici inesistenti e di un rimborso non meglio identificato. Tale rimborso può fare gola agli italiani e può spingerli a cliccare sul link malevolo contenuto.
Nella comunicazione ci sono anche errori e termini inappropriati e questo può essere un campanello d’allarme. L’amministrazione finanziaria ricorda di non dare credito alle email di questo genere. Particolarmente importante è il non cliccare sul link contenuto. Si accederebbe ad un’area malevola del web in grado di carpire i dati sensibili. Per i criminali diventerebbe facile accedere ai conti correnti o danneggiare il contribuente in altro modo.
Come difendersi da queste email truffaldine
Se si ricevono queste email non bisogna credervi e verificare il loro contenuto sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Comunicazioni di questo genere sono frequenti e non usano solo il nome dell’Agenzia ma anche quello dell’Inps o di alcune banche particolarmente note. Anche la Polizia Postale mette in guardia nei confronti di questi tentativi di truffa. Queste frodi sfruttano anche il nome di Poste Italiane e di BancoPosta.
Il meccanismo psicologico per spingere il cittadino a cliccare sul link può essere quello della paura o della speranza di avere un rimborso oppure un bonus. Quando si riceve una comunicazione che offre la possibilità di avere una cifra o che spaventa è facile farsi prendere dal panico e cliccare sul link. Queste piattaforme online sono studiate per rubare i dati sensibili dell’utente e per riuscire ad accedere al suo conto corrente. I malfattori in questo modo possono appropriarsi di cifre ingenti e la sicurezza non va mai sottovalutata.