Il crollo della Deutsche Bank sta preoccupando milioni di italiani, e le ragioni ci sono. Può darsi che succeda veramente?
Il crollo di un istituto bancario conosciuto in Europa, come potreste immaginare, è una pillola piuttosto difficile da ingoiare per tutti gli investitori e gli imprenditori che si affidano alle sue direttive. Non è mai una notizia piacevole di cui parlare, e non c’è neanche bisogno di spiegare il motivo di quello che stiamo dicendo: i fatti sono più che ovvi. E dal momento che sia una questione che ci riguarda da vicino, non possiamo ignorarla.
Specialmente se la protagonista è Deutsche Bank, che in una sola seduta ha perso l’8,5% degli investimenti totali che vertevano su di lei. Pare che sia andata a -15%, trascinando con sé gli indici delle borse europee sino al baratro della disperazione in poche parole. Le contromisure adottate per la vicenda non sono riuscite a rassicurare gli investitori, che ovviamente hanno dubitato della solidità dell’istituto bancario principale in Germania.
Crollo della Deutsche Bank, pericolo anche in Italia: dobbiamo preoccuparci delle nostre banche?
E come dargli torto dopotutto, ma Olaf Scholz – il cancelliere tedesco del Consiglio Europeo – ha ribattuto a gran voce che sono delle paure infondate. In particolar modo sostiene che il sistema bancario dell’Unione Europea, visti i controlli eseguiti in merito e la complessità della struttura in questione, non possa cedere tanto facilmente. Lo stesso vale per la Deutsche Bank, la quale ha modernizzato e riorganizzato il lavoro delle banche per come lo conosciamo.
Qualcuno, però, si è chiesto se una situazione del genere potesse avvenire anche in Italia, ed è una domanda più che legittima visto e considerato che se una banca così grossa sta riscontrando dei problemi non indifferenti, perché mai il nostro Paese dovrebbe essere sente da questo genere di situazioni? In fin dei conti è difficile che succeda, ma dato che tutto sia possibile non è da escludere come circostanza ai fini dell’indagine. Gli investitori calcolano pure le seguenti eventualità, ed è normale che lo facciano.
A tal proposito è intervenuta Giorgia Meloni, la nostra Premier, che ha voluto esprimere la sua opinione sulle difficoltà delle banche in Borsa rassicurando tutti noi: “Parliamo di un sistema i cui fondamentali sono stabili e solidi, non mi pare ci siano particolari preoccupazioni. Mi pare che sia dalla relazione della presidente Lagarde, sia dalla relazione del presidente Donohoe, sia dai contributi dei leader dell’unione ci sia la consapevolezza di un sistema che in ogni caso ha i fondamentali solidi. Sicuramente bisogna monitorare e va implementata l’Unione bancaria, ma non c’è preoccupazione”.