Allarme salute per i genitori e l’influenza fa paura. Vediamo cosa si rischia e come difendere i più piccoli.
Ha fatto scalpore il caso della piccola Maria Isabella Lisaru deceduta a Piacenza alla tenera età di 6 anni a causa delle complicanze dell’influenza di tipo B. La sua vicenda è straziante e la notizia della sua scomparsa ha suscitato dolore in tutta Italia. Riflessioni e domande si sono accompagnate a questo evento. Come è possibile morire ad un’età così tenera per le complicanze di un’influenza? Quali rischi ci sono per bimbi e anziani?
Mandare i bambini a scuola è un’esigenza e un obbligo giuridico. Stando tante ore a contatto con gli altri ragazzi è facile scambiarsi patologie infettive e virali. Le attività da fare a scuola sono molteplici e la distanza con gli altri compagni è ravvicinata. Durante le ore di educazione fisica il contagio è più facile perché la sudorazione elevata e la respirazione accelerata creano una circolazione di batteri favorevole alla diffusione delle patologie. Tenere i bambini isolati per paura di un’influenza non ha senso e vediamo cosa sta capitando.
L’influenza è una malattia che colpisce le vie respiratorie e che si diffonde in modo virale. Le complicanze possono essere gravi per anziani, bambini e affetti da patologie croniche. Nel caso che ha commosso gli italiani l’influenza di tipo B ha causato una miocardite fulminante. Si tratta di una infiammazione severa del muscolo cardiaco. Per proteggere i bambini dalle malattie infettive l’unica via è la prevenzione e la vaccinazione.
I genitori considerano l’influenza una malattia banale ma senza la vaccinazione non ci si può difendere dalle complicanze che possono essere anche gravi. Vaccinare i bambini fa perdere tempo e alcuni genitori sono anche perplessi sulle possibili conseguenze. Nel comune sentire l’influenza non è niente di grave e secondo alcuni il vaccino potrebbe anche essere più pericoloso dell’influenza stessa. Questo genere di disinformazione è pericolosa.
I vaccini sono sicuri e consentono a bambini e adulti di evitare le conseguenze dell’influenza. Le complicanze di una banale influenza possono essere pesanti e non si può sapere da principio dove condurranno. Queste notizie ci procurano dolore e ci impongono di valutare con accortezza la profilassi e l’importanza delle vaccinazioni. Le scuole sono luoghi di intenso contatto tra i bambini e la diffusione delle influenze è probabile.
Basta che un bambino sia affetto da una patologia infettiva e l’intera scuola pullulerà di contagi. Pericoloso sottovalutare l’impatto di queste situazioni anche perché non si può sapere prima il grado di resistenza del bambino.
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