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Togliere i figli dallo stato di famiglia: quando farlo per risparmiare tanto | Nuove regole

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Riccardo Magliano

Molti bonus di oggi si basano sull’ISEE e sullo stato di famiglia. Togliere alcuni membri in maniera tattica può essere la scelta vincente.

Lo stato di famiglia è un documento che dice come sia composto un nucleo familiare. Ogni volta che si fa riferimento al nucleo familiare per un bonus o qualsiasi altra misura si deve guardare questo documento. L’inserimento dei parenti può quindi essere usata in maniera tattica.

stato di famiglia
Togliere i figli dallo stato di famiglia – ilovetrading.it

Ci sono molti bonus in Italia indirizzati specificatamente alle famiglie. Tuttavia vale la pena chiedersi cosa si intenda con “famiglia” in Italia, almeno al livello legislativo. Secondo la definizione ufficiale una famiglia, o meglio un nucleo familiare, è un gruppo di persone legate da rapporto parentale che vive nella stessa abitazione. Un nucleo familiare può quindi essere composto da due genitori e i loro figli, come anche includere i nonni o comprendere solo 1 genitore e figli o anche una singola persona.

Il documento di definisce quanti e chi siano i membri di un nucleo familiare è lo stato di famiglia, che fa da riferimento allo Stato per l’assegnazione dei bonus basati sul nucleo familiare. Questo documento può essere aggiornato per qualunque ragione. Ad esempio può capitare una nuova nascita, oppure che un figlio decida di andare via da casa o che si decida di accogliere un genitore vedovo per prendersi cura di lui. Le conseguenze in fatto di bonus sono molte. Innanzi tutto per l’assegno unico universale, che può essere ricevuto dalle famiglie soltanto se ci sono dei figli a carico.

Stato di famiglia, quando non conviene più che i figli siano inseriti

Avere molti membri in uno stato di famiglia è conveniente per molti aspetti, soprattutto di recente. Il Governo ha promosso moltissimi bonus a favore delle famiglie numerose, facendo in modo che queste prendessero molti più solti per quante persone ci sono al loro interno. Due esempi perfetti sono il già citato assegno unico universale, per permette la percezione di un assegno di importo che aumenta in base al numero di figli, mentre il secondo è la Misura di Inclusione Attiva, o MIA, che sostituirà il reddito di cittadinanza alla fine del 2023.

figli fuori dallo stato di famiglia
Puoi risparmiare togliendo i figli dallo stato di famiglia – ilovetrading.it

Un nucleo familiare numeroso ha effetti positivi anche sull’ISEE. Il calcolo del reddito familiare, infatti, tiene conto del numero di persone che quel reddito deve mantenere. Avere figli a carico che non producono reddito da lavoro significa poter contare su un livello ISEE più basso e quindi poter accedere a molti più bonus. Questo meccanismo si rompe nel momento in cui i figli cominciano a produrre reddito da lavoro.

Reddito di lavoro dei figli, ecco cosa succede

Quando i figli cominciano a produrre reddito da lavoro, il calcolo per il reddito familiare finisce per restituire un valore più alto, che nega l’accesso agli stessi bonus di prima. In particolare conviene che i figli siano tolti dallo stato di famiglia nel momento in cui percepiscono un reddito da lavoro superiore alla soglia per cui sono ritenuti fisicamente a carico dei genitori.

Per cambiare lo stato di famiglia basta fare richiesta al Comune di residenza e domandare che vengano applicate le modifiche richieste.

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