In molti se lo stanno chiedendo, soprattutto in questo periodo di crisi: ecco che cosa succede se fallisce la banca
In un periodo di grande crisi economica e incertezze come quello che stiamo vivendo, la questione dei mutui diventa ancora più delicata.
Molte persone si trovano a dover fare i conti con la riduzione del reddito o la perdita del lavoro e il pagamento del mutuo diventa sempre più difficile. Inoltre, molti cittadini si stanno chiedendo cosa accadrebbe al proprio mutuo nel caso in cui la banca presso cui lo hanno stipulato dovesse fallire. Si tratta di una domanda legittima, a cui bisogna trovare una risposta. Nel resto dell’articolo vedremo cosa succede al mutuo in caso di fallimento della banca e quali sono i diritti dei cittadini in questa situazione.
In queste ultime settimane, il settore bancario ha fatto i titoli dei giornali a causa del fallimento di alcune importanti banche americane. Questi eventi hanno scatenato la paura e l’incertezza nei cittadini, che si chiedono cosa accadrebbe ai propri mutui nel caso in cui la banca presso cui li hanno stipulati dovesse fallire. Si tratta di una domanda molto comune in questi giorni, a cui bisogna dare una risposta chiara e precisa. Nel resto dell’articolo vedremo cosa accade al mutuo in caso di fallimento della banca e quali sono i diritti dei cittadini in questa situazione.
Nel caso in cui una banca italiana rischiasse la bancarotta, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositanti (FITD) entrerebbe in soccorso. Questo fondo consente di emettere un rimborso ai correntisti per un massimo di 100mila euro entro 20 giorni dalla data del fallimento. Questa misura risulta essere molto utile per i piccoli risparmiatori. Tuttavia, per coloro che hanno grandi somme di denaro depositate nella banca, ricevere solo un rimborso di una parte dei propri risparmi potrebbe rappresentare un brutto colpo. È importante sottolineare che, a differenza di altri paesi, in Italia tutte le banche sono obbligate per legge a garantire il rimborso ai correntisti aderendo ad uno dei sistemi dedicati come il FITD o il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo.
In caso di fallimento della banca che ha concesso un mutuo, le condizioni iniziali contrattualizzate (tassi di interesse, rate e durata del mutuo) vengono sempre garantite al correntista. Dal 2015, con il Decreto Salva Banche, un gruppo finanziario si occupa dei debiti e dei crediti della banca fallita. Durante il periodo di transizione, il correntista ha la possibilità di trasferire il proprio mutuo presso un altro istituto di credito che potrebbe offrire condizioni più vantaggiose. In ogni caso, il correntista non avrebbe bisogno di preoccuparsi poiché le condizioni valide al momento dell’accensione del mutuo vengono sempre garantite.
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