Il Reddito di cittadinanza viene sostituito dal MIA. Un nuovo sussidio per le persone in difficoltà che può salvare la vita a molti.
Da quando il Governo Meloni è salito al potere ha subito cominciato a mettere via via sempre più da parte il reddito di cittadinanza. Adesso è stato presentato il nuovo sussidio in sostituzione al vecchio. Si chiama MIA e può arrivare a 1.100 euro al mese, ma solo per chi ne ha bisogno.
Nel 2024 sarà la fine del Reddito di cittadinanza per moltissimi percettori. Il Governo Meloni, dal momento del suo insediamento ha subito manifestato con misure fattuali l’intenzione di eliminare completamente il reddito di cittadinanza. Reo, secondo il premier, di essere una misura inefficace nella sua missione primaria: la lotta al problema della disoccupazione in Italia. La prima forma di rivoluzione è stata la misura presa contro il reddito di cittadinanza nel 2023, per cui è stato deciso che gli occupabili, ovvero le persone di età compresa tra 18 e 59 anni non invalide al lavoro, avranno delle brutali restrizioni per quanto riguarda l’accesso e la durata del reddito di cittadinanza.
Sulla base del reddito di cittadinanza 2023 si basa il nuovo sussidio proposto dalla riforma del lavoro del Governo Meloni: la Misura di Inclusione Attiva, abbreviato in MIA. La nuova misura di assistenza si concretizzerà in un assegno mensile gestito dall’INPS a cui avranno accesso tutti i nuclei familiari con redditi bassi, ma questi saranno divisi in due gruppi distinti: i nuclei familiari composti da occupabili, nuclei familiari composti da non occupabili. Per gli occupabili la misura prevede una serie di barriere e limitazioni simili a quelle che adesso sono applicate al reddito di cittadinanza per le stesse persone.
Quali sono le cifre del MIA, ecco come il Governo aiuta le famiglie
L’assegno mensile del MIA andrà da un minimo di 375 euro a un massimo di 1.100 euro, con delle differenze molto importanti rispetto al reddito di cittadinanza. Un richiedente che rientra nella lista degli occupabili secondo i paletti messi dalla misura, riceverà soltanto il minimo garantito dalla misura, quindi 375 euro al mese. Inoltre per queste persone il sussidio sarà valevole per un massimo di 12 mesi con una sola possibilità di rinnovo per 6 mesi.
Per le famiglie di non occupabili, invece, gli aiuti saranno maggiori. L’assegno mensile del MIA sarà più alto a seconda della composizione della famiglia. Facendo un confronto delle cifre, quelle del MIA risultano mediamente più basse di quelle del reddito di cittadinanza. Anche con l’assegno più alto di 1.100 euro al mese (per famiglie composte da 4 adulti con disabili), il MIA arriva solo ad eguagliare il Reddito di cittadinanza per quanto riguarda il sostegno. Per una famiglia composta da 2 adulti e figli, la perdita da reddito di cittadinanza a MIA è di circa 50 euro al mese per ogni figlio.
Il problema del surplus degli affitti
Anche al suo massimo possibile valore di assegno, il MIA è ancora inferiore al reddito di cittadinanza per quanto riguarda il surplus per gli affitti. Questo era compreso nel reddito di cittadinanza ed era garantito ai nuclei familiari in affitto o che stanno pagando un mutuo.
Con il passaggio al MIA questo surplus sparirà completamente dai radar, lasciando degli assegni decisamente più bassi per i contribuenti.