Bonus famiglie, sono in arrivo dei maxi sconti da non perdere. Le nuove direttive proteggono le tasche dei contribuenti, ecco come.
Aumento continuo e costante del livello dei prezzi si chiama inflazione galoppante, ma si concretizza in “affanno da arrivo a fine mese”. Dalla pandemia di Covid-19, alla guerra in Ucraina, fino agli ultimi disastri commerciali, l’economia italiana vive importanti battute d’arresto. Una situazione di certo scomoda, ed è proprio per questo che entra in gioco il governo, il quale ha studiato un bonus per famiglie che dovrebbe recare non solo grosso sconti, ma delle novità importanti.
La misura del bonus è ormai diventata “l’arma vincente” del Governo, per non dire l’unica mossa nella manica. Ciò è dimostrato dal fatto che negli ultimi anni ce ne sono di tantissime tipologie, i quali mirano a ricoprire differenti settori e contesti. Tutti con la funzione di contenere le spese e garantire i risparmi per la popolazione che vive i disagi della situazione.
Senza ombra di dubbio sono le famiglie quelle che pagano il prezzo più caro, e devono necessariamente far fronte a continue situazioni di difficoltà. Così, l’ultimo intervento di natura economica è un ausilio importante, ma c’è qualche novità ancora inedita. Soprattutto perché il Bonus famiglie interviene in maniera specifica, non sempre dando un corrispettivo monetario, ma anche agendo su altri fronti.
Bonus famiglie, i maxi sconti più attesi, ecco dove
Dove si attendono dei veri e propri sconti? La domanda ha solo una risposta, cioè in ciò che concerne La Spesa, con iniziali maiuscole, ed un onere grave (e insopportabile) per la popolazione media. Diciamo che al di là del fabbisogno giornaliero, c’è qualche altra cosa che fa svuotare le tasche dei contribuenti e piangere lacrime amare a fine mese. La misura in questione prevede quanto segue: piacerà o meno?
Si tratta di un bonus che cerca di contenere gli sprechi e di tenere a bada il prezzo delle bollette. Il saldo mensile dell’elettricità e del gas fa piangere lacrime amare a chiunque, non ci sono dubbi. Il punto è che la questione in fase di discussione ha dei punti critici da attenzionare. Innanzitutto, prevederebbe un nuovo sistema nella gestione delle bollette. Appunto, laddove le famiglie risparmiano, ottengono in beneficio. Come?
Hanno deciso di studiare la misura con l’azzeramento degli oneri di sistema e con un’IVA del 5% per le bollette del gas. Mentre nel caso della luce si prevedono i vecchi oneri, ma riadattati alla condizione famigliare. In sostanza, ci sarà una tariffa standard per tutti i consumatori, ci sono dei tetti di consumo in cui si paga di più. Quanto pagato in eccesso, verrà ridato sottoforma di bonus o sconto nelle prossime bollette.
L’obiettivo è di ridurre i consumi
Il governo si è accordato con l’ARERA, l’autorità di regolazione per Energia Reti e Ambiente, e sono previste delle simulazioni sulla questione. Per il Senato si è espresso Giancarlo Giorgetti, affermando così:
“È allo studio una misura che decorrerà dal 1° ottobre, con l’inizio dell’anno termico: un contributo a compensazione per le spese di riscaldamento che sarà erogato ai nuclei familiari mediante la bolletta elettrica”
Mentre per l’ARERA si espone il presidente dell’autorità, Stefano Besseghini. Rivela quanto sia necessario trovare un punto d’incontro e di equilibrio. Non si può disincentivare l’elettrizzazione. La misura è in fase di studio, quel che è certo è che porrà l’attenzione giusta sulle famiglie che sostengono gli oneri statali. In ogni caso, è chiaro l’obiettivo di ridurre i consumi e favorire le famiglie con un ISEE di 15mila euro l’anno. Per le imprese si prevede una proroga di del credito d’imposta del 45% sulle bollette del gas e della luce, ma è ancora da definire. Tutto senza disincentivare e snaturare del tutto il settore.