Il sistema pensionistico italiano negli ultimi periodi è cambiato tantissimo. Il governo ha introdotto la Quota 103. Ma come funziona?
Dal 2023 è stato introdotto il sistema di pensione anticipata, inserita dalla Legge di Bilancio 2023, nota con il nome Quota 103. Stiamo parlando dello strumento di flessibilità che, con il rispetto di determinati requisiti, si può andare in pensione 5 anni prima.
Nello specifico la Quota 103 offre la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica, requisiti da maturare necessariamente entro l’anno. Per capire meglio come funziona bisogna entrare nel dettaglio. Ecco tutto ciò che c’è da sapere sulla Quota 103.
La Quota 103 è una forma di pensione che permette di smettere di lavorare anticipatamente. Con questa agevolazione è possibile accedere al trattamento pensionistico soltanto con 41 anni di contributi versati e 62 anni d’età, facendo riferimento alle persone nate nel 1960 – 1961. I requisiti devono essere maturati entro e non oltre il 31 dicembre 2023. Tale strumento segue il sistema delle quote, con cui è possibile uscire anticipatamente dal mondo del lavoro.
Come accedere a Quota 103
Stando a quanto stabilito dal Parlamento, l’assegno della pensione non dovrà superare il tetto massimo 5 volte il valore dell’assegno minimo. Tale limite verrà rispettato fino al raggiungimento dei requisiti della pensione di vecchiaia.
Per quanto riguarda le modalità per accedere alla quota 103, bisogna rispettare determinati requisiti. Oltretutto sono presenti finestre di attesa differenti, per quanto riguarda le tempistiche per accedere al sistema pensionistico. Nello specifico i lavoratori dipendenti da datori di lavoro diversi dalle Pubbliche Amministrazioni e i lavoratori autonomi appartengono alla categoria principale, a seguire i lavoratori pubblici, che hanno maturato i requisiti della Quota 103 entro il 31 dicembre 2022, possono iniziare ad usufruire del trattamento a partire dal 1° agosto 2023.
Le domande della quota 103 possono essere presentate attraverso diverse modalità. In primo luogo è possibile usufruire del portale dell’INPS, dove si può effettuare l’accesso mediante Spid, Cie o Cns. In alternativa è possibile contattare l’INPS mediante contact center oppure presentare la domanda utilizzando i servizi offerti dai patronati. Ricordiamo inoltre che nel caso in cui si decida di rivolgersi ad un patronato, non sempre i servizi offerti sono gratuiti. Ci sono casi in cui bisogna versare una determinata quota per poter presentare una domanda all’INPS.