Occhio alle transazioni elettroniche. Per i bonifici bancari ora arriva la doppia stangata da parte di Fisco e banche
Negli ultimi anni, i bonifici bancari sono diventati sempre più popolari grazie alla loro praticità ed efficienza nel trasferire denaro da un conto all’altro.
In particolare, la pandemia di COVID-19 ha accelerato l’adozione di questo metodo di pagamento, poiché molte persone preferiscono evitare l’uso di contanti per motivi di sicurezza sanitaria. Tuttavia, è importante prestare attenzione alle possibili stangate da parte del fisco e delle banche. Nel resto dell’articolo esploreremo questo tema in maggior dettaglio, spiegando quando possono esserci delle brutte sorprese e come evitarle.
Occhio alla stanga di Fisco e banche sui bonifici
È importante ricordare che i bonifici bancari non sono esenti da controlli, e se non si presta attenzione si può facilmente andare incontro a multe e sanzioni. Ad esempio, se si effettua un bonifico di importo elevato senza giustificarne la provenienza o il motivo, si potrebbe attirare l’attenzione delle autorità fiscali. Inoltre, alcune banche potrebbero addebitare commissioni elevate per l’elaborazione dei bonifici. Nel resto dell’articolo, mostreremo come evitare queste eventuali stangate da parte del fisco o della banca e come utilizzare al meglio i bonifici bancari.
I controlli riguardanti i bonifici bancari sono sempre più stringenti, soprattutto per prevenire il rischio di evasione e di riciclaggio. In particolare, l’Agenzia delle entrate controlla attentamente i bonifici ricevuti che non sono riportati nella dichiarazione dei redditi. Inoltre, i trasferimenti di denaro verso l’estero sono maggiormente monitorati, e devono essere autorizzati dal debitore, registrati dalla banca e notificati a entrambe le parti.
Il provvedimento dell’Unità di informazione finanziaria per l’Italia prevede l’obbligo di segnalazione dei bonifici bancari per numerose tipologie di soggetti, tra cui banche, Poste Italiane, istituti di moneta elettronica e molte altre. Anche società di intermediazione mobiliare, società di gestione del risparmio e società di investimento a capitale variabile sono soggetti all’obbligo di segnalazione, così come le imprese di assicurazione e le società fiduciarie. Inoltre, le succursali insediate in Italia dei soggetti indicati aventi sede legale in un altro Stato membro o in uno Stato terzo sono soggetti all’obbligo di segnalazione, così come la Cassa depositi e prestiti.
Dunque, è importante fare attenzione ai controlli che possono essere effettuati dal fisco e dalle banche per evitare di andare incontro a multe e sanzioni. La lente di ingrandimento dei controlli dell’Agenzia delle Entrate è costantemente puntata sui bonifici, in ottica di lotta all’evasione e riciclaggio di denaro. Questi riguardano principalmente i bonifici ricevuti da un’altra persona non riportati nella dichiarazione dei redditi. È anche importante sapere che esiste un importo minimo che fa scattare la segnalazione del bonifico bancario, che riguarda diverse tipologie di istituti finanziari. Per evitare eventuali stangate, è fondamentale rispettare le norme e le procedure previste dalla legge e dalle banche.