Fa discutere (con proteste e polemiche) la nuova riforma delle pensioni in Francia. Ecco le differenze con l’Italia
In Francia, le recenti decisioni del governo sulla riforma delle pensioni hanno scatenato una serie di proteste e scontri in tutto il paese.
La nuova legge prevede un aumento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni, il che ha sollevato preoccupazioni tra i lavoratori francesi e i sindacati. Nel resto dell’articolo esploreremo quali sono le conseguenze di questa riforma e quali sono le differenze rispetto alla situazione in Italia.
Pensioni in Francia: la differenza con l’Italia
Negli ultimi giorni, la Francia è stata caratterizzata da una serie di proteste, alcune delle quali violente, in molte piazze del paese. Questo a causa della recente riforma delle pensioni, che prevede l’allungamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni. Le proteste sono state portate avanti dai lavoratori e dai sindacati, che temono per il loro futuro economico. Nel resto dell’articolo, analizzeremo le differenze tra il sistema pensionistico francese e quello italiano, al fine di comprendere meglio la situazione attuale.
La riforma delle pensioni in Francia prevede l’aumento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni, ma non entrerà in vigore prima del 2030. Tuttavia, ritirarsi dal lavoro a 64 anni vuol dire rinunciare a una parte significativa dell’importo per le pensioni. Per ottenere la pensione piena e priva di riduzioni economiche, oltre a lavorare fino a 65 anni, è necessario anche avere almeno 40 anni di contributi. Gli incentivi per lavorare fino a 65 anni includono un taglio alle pensioni minime e un aumento di 100 euro per coloro che raggiungono i 65 anni con almeno 40 anni di contributi. Inoltre, il calcolo della pensione in Francia si basa solo sui redditi dei 25 anni migliori. Ma quali sono le differenze con il sistema pensionistico del nostro Paese.
In Italia, l’età pensionabile è di 67 anni, attualmente cinque anni in più rispetto alla Francia, e sono richiesti 41 anni di contributi per ottenere la pensione piena, invece di 40. Inoltre, le lavoratrici in Italia possono accedere alla pensione anticipata con un anno di contributi in meno rispetto ai lavoratori. Tuttavia, dal 2027 i parametri per ottenere il pensionamento anticipato potrebbero cambiare. Le pensioni minime in Italia sono state aumentate a 600 euro per il 2023. Per calcolare l’importo della pensione, infine, vengono presi in considerazione i redditi di tutti gli anni di lavoro. In generale, i francesi rimarranno tra i cittadini più giovani dell’UE a poter godere del meritato pensionamento nonostante la nuova riforma sulle pensioni.