È arrivato il momento di aprire i cassetti di casa della nonna o di fare un giro nella polverosa soffitta per verificare la presenza di un francobollo che potrebbe arrivare a valere addirittura 20mila euro. Ecco di quale stiamo parlando
Il mondo della numismatica lo sa bene, ci sono francobolli che per via della loro tiratura limitata e per il perfetto stato di conservazione possono arrivare a valere una vera fortuna. E non stiamo parlando di poche centinaia di euro ma di svariate migliaia di euro o, come in questo caso, addirittura di ben 20mila euro.
Ci sono appassionati e collezionisti che, pur di tenere tra le mani un francobollo rarissimo, potrebbero arrivare a spendere cifre folli senza badare a spese. Cerchiamo dunque di aiutarvi a trovare, magari dimenticato in un cassetto di casa della nonna, oppure in un’antica credenza o ancora in soffitta, il francobollo che potrebbe cambiarvi la vita.
Anzitutto iniziamo col dire che vi sono quattro periodi di riferimento (Vittorio Emanuele II, Umberto I, Vittorio Emanuele III e Umberto II) quando si parla di francobolli emessi dal Regno d’Italia, ovvero tra il 1961 (anno dell’unificazione) al 1946 (data della creazione della Repubblica Italiana).
Il francobollo che può valere una fortuna: controllate nei cassetti
Ciò su cui dovete focalizzare l’attenzione sono, ad esempio, le cartoline che venivano spedite negli anni della Grande Guerra, sulle quali potrebbe essere stato apposto proprio un francobollo dal valore da record. Gli elementi da tenere in considerazione per valutarne il valore sono anzitutto la rarità, ovvero la tiratura limitata; la filigrana e l’eventuale presenza di ‘difetti’, i cosiddetti errori di stampa. Importantissima è la dentellatura che in ambito filatelico viene misurata mediante un preciso valore chiamato dentello e rappresenta anch’essa un prezioso criterio di valutazione.
Passiamo ora al francobollo ‘costosissimo’. Si tratta di un’emissione italiana chiamata Libia 1930, è stato soprastampato nel 1929 e presenta una dentellatura 14. Su di esso è raffigurato Vittorio Emanuele III e solo pochissimi esemplari sono stati stampati in passato, pertanto il suo valore ‘base’ ammonta a circa 7.000 euro.
Più lo stato di conservazione è ottimale più questa somma potrebbe crescere ma per toccare i 20mila euro è bene richiedere una certificazione di autenticità. Rappresenterebbe la vera svolta. Pur essendo molto raro, non è da escludere che qualche esemplare possa davvero essere rimasto per decenni nascosto in un cassetto, con i suoi proprietari inconsapevoli del suo enorme valore.