Hai sentito parlare del bonus acqua potabile e non sai come ottenerlo? Qui troverai tutte le informazioni necessarie.
Avere acqua potabile è un diritto di chiunque. L’acqua è un bene di prima necessità, indispensabile per la vita, senza cui difficilmente si riuscirebbe a vivere. Purtroppo questo diritto non viene sempre universalmente garantito.
Ci sono famiglie che sono costrette ad affrontare spese maggiori per acquistare l’acqua, una spesa che va a gravare sempre di più considerando il periodo di forte crisi economica. Per questa ragione, per far fronte a tutte queste spese, il governo italiano ha messo a disposizione per la popolazione il bonus acqua potabile. Ecco come funziona e chi può richiederlo.
Il bonus acqua potabile è conosciuto anche con un altro nome, ossia quello di bonus depuratore. Si tratta di una agevolazione attraverso cui viene previsto un credito di imposta al fine di acquistare un sistema di filtraggio con cui razionare l’acqua e migliorarne la qualità. Il bonus acqua potabile si pone due obiettivi, il primo è quello di rendere più economico il costo dell’acqua per le famiglie, mentre il secondo è quello di ridurre a lungo termine il consumo di contenitori di plastica.
Come funziona il bonus acqua potabile e come ottenerlo
Questa agevolazione era stata già introdotta per il biennio 2021/2022, ma ha ricevuto un rifinanziamento ed è stato inserito ancora una volta nella manovra effettuata da Governo Meloni. Il bonus acqua potabile è destinato a tutte le famiglie italiane.
L’agevolazione consiste in un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per acquistare e installare sistemi di filtraggio d’acqua, ma anche di mineralizzazione, di raffreddamento o di addizione di anidride carbonica alimentare. Come succede un po’ con tutti i bonus, anche in questo caso bisogna rispettare un limite di spesa che è pari a 1000 euro per immobile, soglia che sale a 5 mila euro in caso di attività commerciale.
Per poter accedere a questo bonus è necessario inoltrare la richiesta, corredata di tutta la documentazione necessaria, all’Enea, ossia l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
Il richiedente deve essere in grado di comunicare le spese effettuate mediante una fattura elettronica o un documento di natura commerciale. Ovviamente è necessario avere effettuato il pagamento attraverso un versamento bancario oppure qualsiasi altro tipo di pagamento che sia tracciabile. Al fine di ottenere l’agevolazione, i richiedenti hanno avuto modo di inoltrare tutta la documentazione fino al 28 febbraio 2023. L’agevolazione però al momento è valida per tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, ragion per cui sarà possibile presentare nuovamente la domanda dal 1° al 28 febbraio 2024.