Quali sono i vantaggi del 2023 per le tasse sugli affitti? La riforma del Governo cambia tutto e ci sono più opportunità per tutti quanti.
Ci sono nuove regole per gli affitti, per i comodati d’uso e anche per l’usufrutto. Avere una casa senza comprarla quest’anno richiede di essere aggiornati sugli ultimi andamenti della politica economica, visto che il Governo sta cambiando tutto quanto.
I contratti per avere dei diritti reali su un’abitazione senza acquistarla sono molti. Il più comune è l’affitto, con il proprietario che richiede un canone mensile ad un affittuario per poter vivere in un’abitazione di sua proprietà. Oltre a questo ci sono anche i contratti di comodato d’uso e di usufrutto, entrambi con le proprie specifiche caratteristiche, ma accomunati dal fatti di poter dare a qualcuno la possibilità di vivere in una casa non sua senza avere problemi legali. Nel 2023 le regole di tutti questi contratti cambieranno drasticamente a causa della riforma prevista dal Governo.
Cominciamo con il comodato d’uso, una forma di contratto che permette ad un soggetto di dare un bene a una persona terza per un periodo di tempo, che può essere determinato o indeterminato. Il bene in questione non deve per forza essere una abitazione, ma anche un altro bene immobiliare o un terreno. La novità è ottima perché l’Agenzia delle Entrate ha permesso a chiunque di poter registrare nuovi contratti di comodato d’uso direttamente online tramite la piattaforma dell’Agenzia, in maniera completamente gratuita. Questo significa che il contratto a mani basse più conveniente possibile per regalare una seconda casa a un figlio sarà estremamente più semplice da redigere.
Cosa serve per avere un contratto di comodato d’uso o usufrutto
Per fare il contratto di comodato d’uso a tempo determinato o indeterminato basta seguire i passaggi indicati online, facendo attenzione ad inserire tutte le informazioni necessarie. Si parte dai dati anagrafici delle due parti, per poi passare alla descrizione del bene in comodato e molte altre informazioni che renderanno il passaggio più rapido e meno esposto a rischi.
Per quanto riguarda l’usufrutto, invece, la novità più importante sta nell’utilizzo della cedolare secca. Lo ha confermato l’Agenzia delle Entrate, che ha sottolineato, tuttavia, come per avere una casa in nuda proprietà, altro modo per dire usufrutto, non si può utilizzare la cedolare secca in caso di affitto di una parte di casa. Questo perché tale regime per la tassazione del reddito derivante dall’affitto di un immobile di proprietà ai fini IRPEF non può valere per il nudo proprietario.
Le nuove tasse sugli affitti, gli usufrutti e i comodati d’uso
Le novità sulle tasse discusse dall’Agenzia delle Entrate per il 2023 sono quelle relative alla cedolare secca per gli affitti brevi, ovvero quelli della durata massima di 30 giorni. In questo caso la registrazione del contratto d’affitto non è obbligatoria ed è possibile optare per la cedolare secca direttamente in dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle Entrate ha detto che un titolare può ricorrere alla cedolare secca per gli affitti a breve termine solo se affitta 4 o più appartamenti.