Regalare soldi sembra un’operazione innocente, ma bisogna usare attenzione. A prescindere dall’intento, spostamenti di denaro attirano il Fisco.
Che rapporti ha il Fisco con le donazioni di soldi? Le donazioni sono comunque delle transazioni di denaro e se sono di quantità molto alte possono far innervosire l’Agenzia delle Entrate. Questo porta a problemi e controlli se non si fa attenzione.
Dare dei soldi al proprio figlio per le sue spese è un gesto semplice, che qualsiasi genitore fa di tanto in tanto senza pensare a quali conseguenze potrebbe avere. A parte l’utilizzo che tale figlio farebbe di questi soldi, i problemi con quest’atto sono di ragione fiscale. Questi problemi arrivano quando si decide di regalare una grossa somma di denaro a qualcuno, perché qualsiasi mezzo si scelga di utilizzare per eseguire questa transazione c’è qualche elemento che è necessario tenere a mente, o si rischia di trovarsi alla porta gli agenti dell’Agenzia delle Entrate.
Innanzi tutto occorre capire quali strumenti abbiamo per regalare soldi a qualcuno. I metodi sono diversi in realtà. Il primo e più intuitivo è quello di regalare soldi in contanti, ma qui incontriamo il primo problema. Attualmente in Italia è in vigore un tetto all’utilizzo del denaro contante, che sebbene sia stato alzato da Giorgia Meloni rispetto a quello apposto da Mario Draghi, è comunque presente. Anche come regalo non è possibile dare a qualcuno oltre 5.000 euro in contanti senza cadere nell’illegalità. Il secondo strumento che possiamo utilizzare è quello dei pagamenti elettronici. Il più facile e a disposizione di tutti è il bonifico bancario o postale, che invece ha la possibilità di spostare quanto denaro desideriamo.
Il problema con i bonifici bancari risultano proprio nella loro peculiarità più importante: essere tracciabili. Quando si fa un pagamento con un bonifico si lascia una traccia digitale che l’Agenzia delle Entrate può seguire a ritroso per capire da dove è partito il pagamento, a che indirizzo e, se la causale è sincera, con quale scopo. In questo periodo di forte lotta all’evasione fiscale, inoltre, l’Agenzia ha l’autorizzazione di alterarsi per qualunque numero fuori misura.
Quindi, anche se tecnicamente non c’è alcun limite a quanti soldi si possano spostare con un bonifico, nella pratica una transazione troppo alta fa scattare i controlli. In particolare, l’Agenzia delle Entrate controlla approfonditamente i conti di qualcuno che fa una spesa molto superiore alle sue abituali.
Il modo per evitare che il Fisco cominci a ficcare il naso è di fare una donazione con bonifico per un cifra modica. Il problema è che non c’è scritto da nessuna parte a quanto corrisponda una cifra modica, perché solitamente l’Agenzia delle Entrate si basa sulle entrate e le uscite medie del contribuente per intuire che una spesa sia al di fuori delle sue possibilità.
La cosa positiva è che la maggior parte dei controlli fiscali avvengono internamente agli uffici dell’Agenzia delle Entrate, confrontando le dichiarazioni dei redditi passate del contribuente. Sarebbe molto difficile, specie se il bonifico è fatto in buona fede, che degli agenti del Fisco finissero per bussare alla vostra porta.
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