Tante novità sulla Naspi e l’INPS fornisce i chiarimenti. Ecco cosa devi sapere e le nuove date dei pagamenti.
La Naspi è l’ammortizzatore sociale più importante. Nasce con il Jobs Act di Matteo Renzi e rimane l’unico per chi perde il lavoro senza propria volontà. L’arrivo di questa misura ha eliminato e razionalizzato gli altri ammortizzatori sociali preesistenti, un po’ come l’arrivo dell’Assegno unico universale per i figli ha eliminato i precedenti bonus per le famiglie.
Oltre alla Naspi attualmente esistono solo la Disoccupazione agricola e la DIS-COLL. Non ci sono date precise per il pagamento della Naspi: variano in base alla presentazione della domanda da parte dell’interessato. Questo ammortizzatore sociale viene versato sul conto corrente indicato al momento della domanda o poi modificato.
Le date e i calcoli che penalizzano
L’INPS di norma paga la mensilità della disoccupazione a partire dal giorno 15 del mese. Se si è presentata la domanda (ad esempio) durante il mese di marzo il primo pagamento sarà tendenzialmente più basso. L’INPS ha bisogno di tempo per chiudere i conteggi sulla mensilità e tende ad erogare la prima cifra attendendosi a conteggi prudenziali. Se un lavoratore ha perso il lavoro a metà marzo, l’indennità partirà l’ottavo giorno successivo.
Percepirà ad aprile l’importo relativo a marzo ma sarà un importo ridotto. Attorno al 15 maggio questo ipotetico lavoratore percepirà l’importo relativo ad aprile e per la prima volta sarà pieno. La data del pagamento relativa al 15 ogni mese è tendenziale e numerose variabili possono influenzarla. Per non perdere il diritto alla Naspi, la domanda va presentata dal lavoratore entro 68 giorni dalla data del licenziamento.
Perché bisogna sbrigarsi nella richiesta
I casi che danno diritto a questo ammortizzatore sono la cessazione del contratto, dimissioni per giusta causa, licenziamento collettivo, licenziamento individuale. Il diritto alla Naspi decorre dopo otto giorni dalla perdita del lavoro se la domanda viene presentata entro tale data. In caso contrario il diritto scatta dalla data della presentazione della domanda. Quando si perde il lavoro è interesse del lavoratore essere molto celere nella presentazione della domanda per non perdere giorni di erogazione.
L’INPS ricorda che questo ammortizzatore è rivolto anche ad apprendisti, soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative, dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni e personale artistico con lavoro subordinato. I tempi di lavorazione del provvedimento sono di norma fissati nei 30 giorni dal ricevimento della richiesta.