Le multe nel 2023 saranno trasmesse solo tramite PEC. Se non arrivano in questo modo, è possibile che non si debbano pagare.
Attenzione alla consegna delle multe tramite posta. Se non c’è anche l’invio tramite PEC la multa non è valida e non deve essere pagata. Fateci caso la prossima volta che vi capiterà di prendere una multa per una violazione del Codice della Strada.
Le molte stradali sono piuttosto comuni. Basta prendere la strada sbagliata a velocità alta o parcheggiare in un posto con una segnaletica poco chiara per beccarsi una multa sul momento. Può capitare però che le Forze dell’Ordine becchino l’infrazione del Codice della Strada mentre il guidatore del mezzo non è sul posto. Nel caso in cui questo succeda la multa non viene semplicemente dimenticata, ma scritta a verbale e inviata tramite corrispondenza ufficiale. Con corrispondenza ufficiale si intende posta raccomandata, che nell’era digitale è stata sostituita dall’altrettanto valida PEC.
Una multa inviata tramite PEC ha valore legale esattamente quanto una arrivata per posta raccomandata, di cui è la diretta evoluzione. Ci sono pochi casi in cui una multa inviata tramite PEC perde il suo valore, e nella maggio parti di questi c’è di mezzo un qualche errore. Il primo e più frequente di questi è il caso in cui l’indirizzo di posta elettronica certificata della persona che deve ricevere la multa sia registrato o trascritto in maniera errata. In questo caso, al momento dell’invio da parte delle forze dell’ordine, il messaggio verrà respinto al mittente e gli agenti dovranno inviare la multa tramite posta raccomandata tradizionale.
I casi in cui non si riceve la PEC, ecco cosa ci capita
Il secondo caso in cui non è possibile che la multa arrivi via PEC è quello in cui l’automobilista reo di infrazione non abbia attivato tale strumento o non lo abbia mai trasmesso l’indirizzo alle autorità. Nel primo caso, per ovvie ragioni, la multa non può arrivare tramite PEC, ma arriverà tramite posta raccomandata. Nel secondo caso, invece, è possibile che l’automobilista non sia stato colto in flagranza di reato e che la sua PEC non sia nei registri pubblici. Si ricorda, inoltre, che i professionisti hanno l’obbligo di attivare la PEC per poter accedere ai servizi di fatturazione elettronica.
Una multa arrivata tramite PEC o posta raccomandata segue esattamente le stesse regole di una multa presa normalmente. Ci sono 5 giorni di tempo per poterla pagare con un prezzo di favore, altrimenti si possono utilizzare i metodi di ricorso nel caso si pensi che la multa sia arrivata ingiustamente.
Cosa succede se il reo non apre la PEC
Un caso piuttosto comune con le multe inviate via PEC è quando chi ha subito la multa non apre per un po’ la casella PEC, e di conseguenza non si accorge della multa attivata. Secondo la legge in questo caso è il contribuente ad essere nel torto, in quanto la Pubblica Amministrazione ha svolto il suo lavoro in maniera completa fin dove gli era possibile.