Il bonus giovani per gli affitti di casa è un valido aiuto per consentire anche a chi non ha un reddito alto di avere la propria indipendenza. Scopriamo tutte le novità di questa agevolazione per il 2023.
Il sussidio era già stato disposto ma ci sono alcune variabili che sono state modificate per l’anno in corso. Nuovamente appoggiato dalla Legge di Bilancio è un supporto finanziario importante soprattutto per coloro che faticano a pagare un affitto a causa degli aumenti.
Negli ultimi anni, soprattutto nelle grandi città, è diventato praticamente impossibile anche solo avvicinarsi economicamente ad una casa. I prezzi sono alle stelle e risulta sempre più difficile per i più giovani trovare una soluzione che sia congrua alle tasche e quindi agli stipendi non proprio elevati.
La legge di bilancio 2023 ha confermato il bonus affitti giovani, destinato a tutti coloro che non hanno compiuto 31 anni e necessitano di un sussidio per il canone di locazione della propria abitazione. Insieme ad altri tipi di bonus come quello mobili per arredare la propria casa, quelli per il pagamento delle bollette per coloro che hanno un reddito basso, si può tirare un sospiro di sollievo per tutto ciò che riguarda la propria casa.
Il bonus è stato ufficialmente confermato anche per il 2023 Questa agevolazione è possibile solo per coloro che trasferiscono la residenza stabilmente nella nuova casa e comporta una detrazione complessiva del 20% sulla spesa totale per i primi 4 anni di validità del contratto e comunque entro i 2 mila euro.
Il bonus è una garanzia per i giovani, un sostegno per tutti coloro che sono tra i 20 e i 31 anni, con specifici requisiti economici, quindi in primo luogo un reddito economico basso. Nello specifico, per richiedere il bonus, occorre attestare mediante ISEE un reddito di massimo 15.493,71 euro, avere un contratto di locazione firmato e registrato per l’intero immobile o una parte, versare un affitto annuo non inferiore ai 991.60 euro.
La richiesta può essere presentata all’Agenzia delle Entrate con una comunicazione in cui allegare anche la dichiarazione dei redditi che deve essere in corso. Quindi a tal fine è fondamentale rinnovare il modello ISEE e, in caso di variazioni economiche importanti, attestare la nuova situazione non con quello ordinario ma con quello corrente. All’interno della domanda bisogna inserire i dati catastali dell’immobile che sono presenti sul contratto o che possono comunque essere richiesti al proprietario. Le abitazioni che appartengono a categorie catastali come beni di lusso e ville, alloggi destinati al turismo ed edilizia pubblica sono escluse dalla richiesta.
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