Reddito di Base Universale per tutti, la rivoluzione più grande. Qualcosa di estremamente diverso dal reddito di cittadinanza come finora lo abbiamo inteso in Italia. In cosa consiste esattamente il Reddito di Base Universale?
Un problema enorme che, anno dopo anno, si è sempre di più acuito. Lo scoppio della guerra in Europa, tra Russia ed Ucraina ne è stato uno straordinario, e devastante, acceleratore.
La lotta alla povertà, alla disuguaglianza. L’emergenza dal punto di vista economico-sociale più sentita da una fascia sempre più ampia della popolazione. Il conflitto russo-ucraino è stato un terribile detonatore che ha enormemente amplificato il problema. Nel 2019, a seguito della vittoria elettorale, il Movimento 5 Stelle ha proposto, e fatto approvare, la sua misura per combattere la povertà e favorire l’inclusione nel mondo del lavoro.
È nato così il Reddito di Cittadinanza, un sostegno economico che va ad unirsi ad un percorso di inserimento, o reinserimento, nel mondo del lavoro. La misura pentastellata si è rivelata una misura importante come sostegno concreto per chi non ha altri introiti, ma ha mostrato limiti evidenti per quanto riguarda il successivo ingresso dei percettori del reddito nel mondo del lavoro. Il Governo di Giorgia Meloni ne ha già pesantemente limitato gli effetti e si prepara a sostituirlo con una nuova misura denominata Mia. Il Reddito di Base Universale è invece qualcosa di diverso.
Il Reddito di Base Universale invocato anche da Papa Francesco
Il Reddito di Base Universale per combattere la povertà. Ne ha parlato, e lo ha quasi invocato, anche Papa Francesco nel suo libro Vi chiedo in nome di Dio. Dieci preghiere per un futuro di speranza.
Uno strumento, sottolinea il Sommo Pontefice, necessario anche per ridare dignità alla persona e permettergli di svolgere tutte quei “lavori” socialmente fondamentali per i quali non si riceve compenso alcuno come, ad esempio, prendersi cura di un familiare. Il Reddito di Base Universale è una misura di contrasto alla povertà completamente diversa da quello che noi in Italia abbiamo denominato Reddito di cittadinanza. Infatti il Reddito di Base Universale è un reddito incondizionatamente garantito a tutti su base individuale, come ci ricorda thewam.net. In pratica si tratta di un versamento mensile di un importo tra i 1000 ed i 1700 euro senza requisiti specifici.
Si tratta pertanto di un vero e proprio diritto economico che viene riconosciuto a ciascun individuo indipendente dalla sua condizione economica e dall’attività lavorativa svolta. È un sostegno che quindi non va a sostituire uno stipendio o una pensione, bensì è una somma aggiuntiva che va ad integrarsi con altre fonti di reddito. Un cambiamento epocale poiché il lavoro non sarebbe più l’unica fonte di sostentamento e permetterebbe a tutti un’esistenza più dignitosa, più completa e ricca di soddisfazioni personali, come il dedicarsi al volontariato o ad altre forme di collaborazione all’interno della propria comunità. Un sogno? Forse si. Ma è bello sognare un po’, soprattutto in tempi come questi.