Il Reddito di Base garantito a tutti è un’innovazione profonda. Vediamo il suo impatto positivo sulla società.
Il numero dei senzatetto è in aumento in tutte le parti del mondo e l’Italia non fa eccezione. La precarietà e l’inflazione peggiorano le cose in particolare per i genitori single e per le persone a basso reddito. Vari studi stanno sottolineando come l’aumento dei senzatetto non sembri essere legato ad un particolare contesto geografico.
La vita per un senzatetto è durissima poiché non può accedere a quasi nessun servizio fondamentale. Una rivoluzione profonda dello stato sociale della quale si parla ultimamente è quella del Reddito di Base Universale. Tale misura non va confusa con il Reddito di Cittadinanza.
Una misura rivoluzionaria e differente dal RdC
Il Reddito di Cittadinanza per come è stato inteso in Italia è una misura che offre un sussidio mensile a quei nuclei familiari che abbiano un ISEE troppo basso. Il Reddito di Base Universale rappresenta una cifra erogata a tutti a prescindere dalla loro situazione economica e lavorativa. Gli economisti si dividono su questa misura.
Alcuni la giudicano uno strumento evoluto dall’impatto sicuramente positivo e altri la reputano utopistica. Chi sostiene il Reddito di Base sottolinea come la disoccupazione tecnologica tra qualche anno lo renderà inevitabile. Le proiezioni mostrano una perdita continua di posti di lavoro dovuta all’inevitabile contrazione delle possibilità di impiego causate dall’evolversi della tecnologia in ogni campo delle attività umane.
Nelle banche italiane già il 30% dei posti di lavoro è stato eliminato con la digitalizzazione.
Una rivoluzione positiva anche per i lavoratori poveri
L’auto a guida autonoma renderà obsoleti lavori come il tassista o il camionista. Se venisse approntato il Reddito di Base universale il problema dei senza fissa dimora e dei lavoratori poveri potrebbe ridursi. Sul Journal of Sociology, Andrew Clarke sostiene che un RdB possa avere un impatto positivo sul problema dei senzatetto. Anche il lavoro povero è un fenomeno in aumento. In Italia tantissimi lavoratori non percepiscono abbastanza per essere al di sopra della soglia di povertà.
I numeri offerti dalla Caritas sono impressionanti. Il Reddito di Base Universale sarebbe un salto in avanti dal punto di vista dello stato sociale ma implementarlo è costosissimo. In alcuni paesi d’Europa sono partite sperimentazioni incoraggianti da questo punto di vista. In Italia Beppe Grillo e il sindacato USB lo chiedono con insistenza. Un Reddito di Base garantito a tutti eviterebbe le distorsioni del Reddito di Cittadinanza perché chi riesce ad ottenere un lavoro non perde questo sussidio e dunque non ha interesse a non cercarsi un’occupazione oppure a prediligere quelle in nero.
