Via libera alla rivoluzione del Canone RAI: cosa devi fare subito per stare in regola. Il Ministro Giorgetti chiarisce le novità.
La RAI è un’azienda amata dagli italiani. Con i suoi programmi ha accompagnato persino l’alfabetizzazione del paese. Ognuno di noi è affezionato ad almeno una trasmissione del servizio pubblico. Non si contano i protagonisti dello spettacolo e della cultura che si sono espressi attraverso le sue reti.
Tanto è amata questa azienda pubblica e tanto è detestato il suo canone. Gli italiani contestano soprattutto il fatto che questo canone sia obbligatorio. E’ un abbonamento al quale non ci si può sottrarre e questo fa storcere il naso. Sul canone RAI adesso cambia tutto ed è importante comprendere come pagarlo. Dal 2016 ciascun intestatario di un’utenza elettrica ha pagato il Canone della TV pubblica in bolletta.
L’importo di 90 euro è stato addebitato nelle utenze elettriche sulla base di un’idea del governo Renzi. Inserendo il Canone in bolletta, evaderlo è diventato praticamente impossibile. Prima di questa innovazione, la percentuale di evasione era del 27%, ma con l’inserimento del canone in bolletta è crollata al 5%. L’Unione Europea ha imposto che questo balzello torni autonomo: si tratta di un vincolo per poter ricevere i fondi del PNRR.
Il ministro Giorgetti ha annunciato che dal 2024 probabilmente questa tassa sarà pagata con modello F24 all’Agenzia delle Entrate. È importante sottolineare che il canone RAI non è legato alla fruizione delle trasmissioni del servizio pubblico ma al possesso di televisori nella propria abitazione.
Chiunque detenga un apparecchio in grado di ricevere radioaudizioni è tenuto al pagamento della tassa.
Per evitare il canone RAI e l’esborso dei novanta euro bisogna dotarsi di una Smart TV senza spinotto del cavo dell’antenna. Non essendo collegati all’antenna di casa e non ricevendo radioaudizioni, si potrà compilare il modulo di esonero all’Agenzia delle Entrate e godere dell’esonero annuale. Ogni anno si dovrà nuovamente presentare la domanda di esonero sottolineando che non si possiedono televisori connessi ad un’antenna e si eviterà il pagamento.
L’esenzione dal pagamento del canone RAI è sempre stata possibile ma fino all’avvento di internet pensare di vivere in casa senza televisore era inverosimile. Oggi una smart TV riceve la maggior parte dei suoi contenuti da piattaforme come Netflix o Prime video e scollegarla dall’antenna significa continuare ad avere intrattenimento di qualità. La nascita delle piattaforme di streaming video consente di chiedere l’esonero continuando a godere dei film e delle serie TV che più ci aggradano.
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