Da oggi puoi ottenere bonus per le case senza permessi solo con un’autocertificazione. Ecco come cambiano le cose nel 2023.
L’edilizia libera indica tutti quei lavori di edilizia che un privato può effettuare senza chiedere permessi speciali al Comune. Nel 2023 cambiano le regole per questi lavori, che potranno essere fatti in maniera più semplice e veloce, senza burocrazia in mezzo.
Nella maggior parte dei casi quando si vuole fare dei lavori di ampliamento della propria casa è necessario chiedere i permessi al Comune. Si tratta di una pratica burocratica piuttosto lunga e tediosa, ma necessaria per fare in modo che i lavori per l’ampliamento delle case siano registrati sia negli archivi comunali che al Catasto. In questo modo si evita di scadere nell’abusivismo edilizio. I lavori di edilizia libera sono tutti quei lavori di casa per cui non serve un permesso speciale. Costruzione di una struttura di legno nel giardino, costruzione di un soppalco in una stanza, rifacimento della pavimentazione, e tanti altri esempi rientrano nella categoria libera.
Quando si effettua un lavoro in casa che rientra nella categoria dell’edilizia libera il rapporto con il Comune in cui si trova l’immobile si limita all’invio delle comunicazioni di inizio e fine dei lavori, con specificato il tipo di lavori che stanno venendo effettuati. Non c’è quindi necessità di presentare al Comune nessun documento come la SCIA o la CILA. Sebbene la categoria dell’edilizia libera comprenda all’interno tanti tipi di lavori diversi, questi possono essere posti in 4 maxi categorie:
- lavori di manutenzione ordinaria, quindi la maggior parte dei lavori di manutenzione e riparazione;
- lavori di installazione, riparazione, integrazione, rinnovamento ed efficientamento di impianti di illuminazione esterni;
- lavori volti all’eliminazione di barriere architettoniche;
- interventi per elementi di arredo in aree di pertinenza.
Come cambiano le regole in caso di edilizia libera nel 2023
Considerando che non è necessario fare richieste al Comune per gli interventi di edilizia libera, quali sono le procedure a cui attenersi? Secondo la legge in vigore nel 2023, l’unico passaggio da fare è quello di inviare al Comune il certificato di inizio dei lavori, con una spiegazione riguardo in cosa consistano, e il certificato di fine lavori una volta che questi sono completati.
Anche sui lavori di edilizia libera è possibile, in alcuni casi, utilizzare i bonus messi a disposizione dallo Stato italiano. Si deve stare attenti se si rientra o meno nelle specifiche richieste dal bonus. In particolare quelli che quasi sicuramente saranno disponibili sono il bonus ristrutturazioni e il bonus giardini, nel secondo caso per i lavori in cui questi sono compresi.
L’autodichiarazione per i bonus sui lavori di edilizia libera
Per avere i bonus occorre compilare una apposita autodichiarazione in cui si chiarifica che utilizzeremo i bonus connessi ai lavori edilizi. L’autodichiarazione deve contenere una serie di informazioni:
- i dati del contribuente;
- i riferimenti dell’unità immobiliare;
- il tipo di intervento;
- la data di inizio dei lavori;
- la dichiarazione secondo cui per quel tipo di lavori non è previsto il rilascio di alcun titolo abilitativo.
L’autodichiarazione deve poi essere firmata e autenticata da un pubblico ufficiale. Si consiglia in seguito di conservarla in originale per eventuali controlli.