Quando un amministratore di condominio non fa bene il suo lavoro puoi semplicemente mandarlo via. Ecco come secondo la nuova legge.
Chi vive in un condominio può aver avuto a che fare con un amministratore incompetente. In molti caso questa mancanza di professionalità nel ruolo che ricopre può riversarsi negativamente sui condomini. Nel 2023 puoi togliertelo dai piedi in modo facile.
Vivere in un condominio dove molte delle scelte devono essere fatte in comune non è cosa facile. Molte responsabilità ricadono sulla figura dell’amministratore di condominio, che deve essere una figura competente, o quantomeno attenta alle esigenze di tutti e provvedere a fare del suo meglio per rendere la vita comune più leggera. In molti casi, tuttavia, ci possono essere delle mancanze da parte dell’amministratore. Mancanze di zelo o di trascuratezza che possono portare a effetti negativi su tutto il condominio, in alcuni casi anche catastrofici. Per questa ragione è necessaria una misura che permetta di liberarsi di un amministratore di condominio non adatto al ruolo quando le cose si fanno complicate.
Secondo le leggi del 2023 un amministratore di condominio può essere mandato via con una revoca giudiziaria decisa dall’assemblea di condominio o tramite un giudice. Questa può essere emessa soltanto se si riesce a dimostrare che le inadempienze dell’amministratore hanno arrecato danni gravi al condominio. Tra questi casi rientrano la mancata esecuzione di provvedimento giudiziari o amministrativi, di una deliberazione dell’assemblea di condominio oppure la mancata convocazione di un’assemblea per l’approvazione del rendiconto condominiale entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio.
La disposizione che permette di sollevare l’amministratore di condominio dal suo ruolo è può essere fatta su decisione dell’assemblea. Questa ha bisogno di arrivare ad un accordo tra tutti i condomini sul ritenere l’amministratore non adatto al suo ruolo. Qualora questo non fosse possibile perché non si raggiunge un accordo in sede di riunione, è possibile rivolgersi a un giudice che valuti la questione. In questo caso la misura prende il nome di revoca giudiziaria e può essere attivata solo se l’amministratore ha compiuto delle inadempienze gravi tali da danneggiare tutto il condominio.
Quando ci si rivolge al giudice per una revoca giudiziaria sarà il tribunale a stabilire se la responsabilità dell’amministratore è tale da meritare la revoca. I casi in cui è possibile mandar via un amministratore di condominio tramite revoca giudiziaria sono esplicitati all’interno del Codice Civile.
Per avere la revoca giudiziaria è necessario rivolgersi al giudice presso il tribunale di competenza. Una volta presentata la richiesta al tribunale, questo deve nominare il giudice e fissare un’udienza per analizzare accuratamente il caso e decidere se procedere o meno con la revoca giudiziaria.
Se il tribunale deciderà per la revoca, l’amministratore verrà privato della sua carica ufficiale. Si tratta di un modo semplice e rapido per liberarsi di un amministratore incompetente che non ha fatto nulla di buono per la comunità condominiale. C’è soltanto da considerare che in sede di tribunale le prove a carico di chi propone la revoca giuridica devono essere chiare, altrimenti questa potrebbe essere respinta.
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