Nuove regole sono state valutate dal governo per il Superbonus dopo la decisione di tagliarlo in via definitiva. Ci saranno nuove proroghe e scadenze per i cittadini.
Il governo ha cambiato il superbonus ma ha introdotto anche delle varianti interessanti per coloro che ne vogliono fruire. Il problema sorto per tutti coloro che si trovavano a metà strada ovvero che avevano iniziato a programmare i lavori ma non li avevano ancora avviati è stato definitamente risolto.
Al momento la situazione è in bilico tanto che molti hanno scelto di scioperare e manifestare per chiedere una proroga adeguata al bonus. Il governo ha deciso di sospendere il Superbonus ma ora il vero lavoro è trovare una misura che possa conciliare le esigenze di quanti stavano già effettuando i lavori.
La Commissione Finanze della Camera ha stabilito una proroga di tre mesi, quindi fino a fine settembre per le villette. Tuttavia la questione è ancora sospesa e da attuare. L’obiettivo resta sicuramente quello dei crediti per le trattative aperte. Forse nei prossimi giorni la questione apparirà più chiara però di base è chiaro che il governo non vuole penalizzare coloro che avevano già intrapreso questa direzione e quindi sicuramente offrirà un’alternativa.
Superbonus: le nuove regole
Il lavoro al momento è volto a sbloccare i crediti bloccati ma in ogni caso ovviamente bisogna trovare una riformulazione adatta per il 2022 almeno per le ville e per l’edilizia libera e il superbonus che sono quelli a rischio più elevato Il governo ha eliminato il Superbonus 110% e molti sono scesi in piazza a protestare vedendolo come un tradimento degli impegni presi.
La verità è che con il cambio di governo molte misure sono cambiate e altre sono state trasformate e quindi l’essenziale al momento è trovare un elemento che permetta, almeno per le operazioni in corso, di non perdere i soldi avanzati per tutti i lavori edili in programma. Il Superbonus villette quindi sarà prorogato ma non si conosce ancora l’entità della stessa, si pensa al 30 giugno o, più probabilmente, al 30 settembre. Mesi in più per portare a compimento quanto necessario.
La conferma definitiva però non è ancora arrivata e l’emendamento al dl 11/2023 è ancora sul tavolo. Probabilmente saranno coinvolti solo coloro che hanno raggiunto il 30% dell’intervento complessivo. Il termine di presentazione degli emendamenti ormai è scaduto quindi le correzioni del decreto sono in atto e bisogna solo aspettare, sono state richieste oltre 300 rettifiche quindi la situazione dovrebbe rientrare in fretta con un esito definitivo.
Le nuove scadenze
Per gli edifici unifamiliari e villette la detrazione è del 90% per il 2023, sono necessarie alcune condizioni come: residenza quale abitazione principale, reddito non superiore a 15 mila euro, diritto di godimento della casa. Per i lavori che sono iniziati prima del 2023 il bonus del 110% scade il 31 marzo 2023, per coloro che sono al 30% dei lavori invece al 30 giugno (che potrebbe diventare settembre).
Per la cessione del credito sono state introdotte altre verifiche e parametri, altrimenti bisogna utilizzare la detrazione Irpef che in generale sarà l’ultima avanzata per tutti i tipi di bonus, sia quelli nuovi che quelli che sono stati confermati dal governo.