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Modello 730 e dichiarazione dei redditi: ecco le scadenze | Attenzione, se sbagli scattano le sanzioni

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Gianluca Merla

È importante non dimenticarsene e tenerle a mente. Ecco le scadenze del Modello 730 e della dichiarazione dei redditi

L’Italia è purtroppo famosa per la sua burocrazia diffusa, che spesso può risultare complicata da navigare per i cittadini. Tra le pratiche più odiate vi è sicuramente il pagamento delle tasse, che però rappresenta un dovere civico importante.

Scadenza modello 730
Ecco le scadenze da ricordare – Ilovetrading

Pagare le tasse è un dovere civico importante, poiché contribuisce al funzionamento della macchina pubblica e alla realizzazione dei servizi essenziali per la comunità. Inoltre, non rispettare le scadenze previste dal Fisco può comportare l’applicazione di pesanti sanzioni e multe, oltre a poter generare contenziosi e problemi legali. Per evitare di incorrere in questi rischi, è fondamentale conoscere le scadenze relative al Modello 730 e alla Dichiarazione dei redditi, che mostreremo subito.

Per evitare di incorrere in multe e sanzioni, è fondamentale non perdere gli appuntamenti con il Fisco e rispettare le scadenze previste per la presentazione del Modello 730 e della Dichiarazione dei redditi. Se sei curioso di scoprire quali sono le date da ricordare per quest’anno, continua a leggere l’articolo.

Ecco le scadenze per il Modello 730 e la dichiarazione dei redditi

Per i contribuenti italiani è importante conoscere le scadenze da tenere a mente per la dichiarazione dei redditi di quest’anno. Il Modello 730 nella versione precompilata 2023 sarà disponibile a partire dal 30 aprile 2023, e andrà presentato entro il 30 settembre 2023.

Le scadenze da rispettare per il modello 730 e la dichiarazione dei redditi
Le scadenze da rispettare per il modello 730 e la dichiarazione dei redditi – Ilovetrading

È importante ricordare che la scadenza non dipende dalla modalità di presentazione della dichiarazione reddituale, che può essere fatta tramite il datore di lavoro, un CAF, un consulente, un commercialista o con le proprie credenziali di accesso ai servizi telematici. È necessario disporre dei soliti SPID, CIE o CNS per accedere all’area riservata ai servizi del cittadino, dove è possibile controllare anche le dichiarazioni delle annualità precedenti e recuperare le Certificazioni Uniche dell’anno di imposta di riferimento.

Oltre alle scadenze relative alla dichiarazione dei redditi, è importante tenere a mente anche quelle riguardanti la Certificazione Unica. Per i lavoratori dipendenti, il datore di lavoro deve renderla disponibile entro il 16 marzo di ogni anno, fornendo un riepilogo di tutti i redditi e delle trattenute fiscali operate nei loro confronti. Ogni datore di lavoro rilascia una sua Certificazione Unica, che andrà utilizzata come base per la compilazione della dichiarazione dei redditi del 2023, con riferimento all’anno di imposta 2022. Inoltre, per quanto riguarda il secondo modello dichiarativo previsto, il modello Redditi PF, si dovrà presentare entro il 30 novembre 2023 in via telematica. Tuttavia, è possibile inviarlo in formato cartaceo tramite Poste Italiane entro il 30 giugno 2023. È quindi importante seguire attentamente tutte le scadenze relative alle dichiarazioni fiscali per evitare sanzioni e multe.

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